,

La nascita del giudaismo dallo spirito del cristianesimo

SCHÄFER Peter,
Paideia, Brescia, 2014,
pp. 188, Euro 22,00

E’ ormai acquisito che il cristianesimo non sia nato come una religione autonoma contrapposta al giudaismo, ma che anzi abbia avuto origine all’interno di esso, ma solo di recente gli studi si sono focalizzati sui rapporti reciproci tra i due movimenti e sull’influsso che a sua volta il cristianesimo ha avuto sulla nascita del giudaismo rabbinico. E’ proprio su questa influenza che si sofferma il testo di Schäfer, il cui pregio risiede soprattutto nella novità delle teorie sviluppate, nell’originalità del materiale studiato, nella prospettiva inconsueta da cui vengono analizzati i rapporti tra cristianesimo e giudaismo. La tesi di Schäfer è che i due sistemi di pensiero si sono sviluppati parallelamente dalla comune radice del giudaismo classico, influenzandosi a vicenda, prima di prendere strade diverse: il giudaismo avrebbe eliminato alcuni elementi presenti nella propria tradizione proprio in quanto usurpati dal cristianesimo, o, al contrario, si sarebbe riappropriato di tali elementi, riaffermandoli orgogliosamente proprio per ribadire la loro appartenenza originaria alla tradizione giudaica. Il libro si sofferma, in particolare, sul tema del messia bambino, sulla polemica contro la teologia binitaria e sul concetto del messia sofferente. Quanto al primo argomento, l’autore prende spunto da un racconto del Talmud palestinese, con la nascita del re messia Menachem a Betlemme e la sua sparizione ad opera di un vortice di vento, per analizzare questa tradizione, parallela a quella classica del messia adulto, e concludere che la storia talmudica sarebbe un capovolgimento ironico del racconto di Natale neotestamentario: in particolare, i sentimenti omicidi della madre nei confronti del figlio esprimerebbero il desiderio di uccidere il nascente cristianesimo. Il secondo tema viene affrontato sotto diverse angolazioni, per dimostrare che una parte del giudaismo cercava di ammorbidire il rigido monoteismo tradizionale. Tracce di una concezione binitaria della divinità si rinvengono infatti in diversi elementi e testi, come nella teologia della Sapienza, nei diversi nomi di Dio, nelle sue diverse incarnazioni, in particolare nella presenza di un Dio vecchio, giudice, e di un Dio giovane, guerriero. Schäfer avanza l’ipotesi di un’influenza della struttura dell’Impero romano di epoca dioclezianea, con la sua diarchia e la sua tetrarchia, i suoi augusti e i suoi cesari, e, studiando i motivi del Figlio dell’Uomo e dell’angelo Metatron nella letteratura canonica ed apocrifa, conclude che l’idea delle due potenze fosse presente soprattutto a Babilonia, in cerchie giudaiche che avevano risentito dell’influenza del cristianesimo: è qui che si ritrova l’idea di un essere umano straordinario asceso al cielo e trasformato in vicerè divino, idea che capovolge l’insegnamento neotestamentario, in cui è l’essere divino che si incarna, rinunciando alla sua divinità. Sull’ultimo punto Schäfer analizza un’altra figura di messia, appartenente alla stirpe di Efraim, il quale, a differenza di quello della stirpe di David, finisce ucciso nello scontro escatologico. Esso è presente in diversi testi giudaici, specie in alcune omelie, dove il ruolo di redentore è stabilito a monte da Dio: Efraim dovrà soffrire, dopo essersi incarnato ed essere stato inviato sulla terra, per poter permettere la creazione dell’uomo. Le tracce cristiane in queste omelie indicherebbero una riappropriazione giudaica di concetti usurpati dal cristianesimo. In conclusione, con la sua ricchezza di contenuto e di significato, il libro di Schäfer ha tutto il fascino della ricerca e costituisce un ulteriore passo avanti nella consapevolezza della nascita comune di giudaismo e cristianesimo, fratelli nutriti dallo stesso grembo.

 

Antonella Varcasia

 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.