La promessa di un germoglio giusto.

27 novembre 2016

Geremia 23 : 5 – 8

 

Miei cari, la parola ci ricorda ancora oggi la promessa del germoglio giusto. La domanda che ci si pone è: perché il termine germoglio giusto ? o più precisamente il re conforme ai criteri del vero re ?  In Romani 3 : 23 la parola di Dio afferma che “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. Dunque sulla terra nessuna persona è giusta. Da qui dunque la promessa di Dio di rendere giusto ciò che è ingiusto dinnanzi a lui, di rendere perfetto ciò che dinnanzi a lui è imperfetto, accentuando il suo amore e la sua misericordia per l’intera umanità. Sì, poiché Dio è amore egli ha agito inviando Gesù Cristo il giusto, il perfetto per il mondo  (Giovanni 3 : 16). Così Dio vuole e sostiene che ci amiamo gli uni gli altri, poiché l’amore viene da LUI e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio (Giovanni 3 : 7). Dio ci ha amati per primo ed afferma: se qualcuno dice “Io amo Dio” ma odia il suo fratello è un bugiardo, perché colui che non ama suo fratello, che vede, non può amare Dio, che non vede (Giovanni 3 : 20).

Così, cari fedeli, la parola per bocca del profeta Geremia ci ricorda ancora oggi di non trascurare l’anima di una persona chiunque essa sia, né di sottovalutare una persona bensì di prenderci cura gli uni degli altri, di riunirci e di  consideraci uno davanti a Dio. In verità ogni persona è angelo custode, rimedio per tutti. Sì, io sono il vostro angelo custode, il vostro rimedio, e voi viceversa  siete lo stesso per me. Ecco il buon atteggiamento che Dio si aspettava da Israele e che si aspetta ancora da noi, popolo di Dio che crede in Cristo senza distinzione di paese, di razza, di etnie. L’Eterno afferma che respingerà la persona o le persone che agiranno all’incontrario (V 1-2).

In Cristo l’azione dell’Eterno consiste nel riunire tutti i credenti dispersi. Da qui la promessa di rivolgersi verso Dio solo, di avere fiducia in lui solo sotto la sua grazia feconda e molteplice. Così nessuno avrà più paura, nemmeno del terremoto e inoltre nessuno del gregge si perderà (Giovanni 6 : 39; 10 : 28).

Il germoglio giusto, il buon pastore, l’Eterno nostra giustizia è Gesù Cristo che Dio ha mandato per liberare, salvare e offrire la salvezza ad Israele e al mondo intero. L’evangelista Matteo ricorda il suo ingresso trionfale a Gerusalemme con la folla esultante che cantava il canto di gloria in onore di Cristo. Osanna al Figlio di Davide, preso dal salmo 118 che celebrava una liberazione nazionale (21 : 9).  Non dimentichiamo che Osanna significa letteralmente “Dio ci salva”.  Era la richiesta di aiuto che un popolo oppresso rivolgeva al suo re.

Ancora oggi, credenti in Cristo, la parola ci esorta ad essere pronti e a vivere l’amore reciproco gli uni verso gli altri senza alcuna eccezione. “Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.” (Romani 13 : 8). E’ proprio ora di svegliarci dal sonno, poiché ora lì è la salvezza. Respingiamo dunque le opere delle tenebre  e  vestiamoci con le armi della luce, il Signore Gesù Cristo.

Benedica il Signore la sua parola !  AMEN !

 

past. Moussà

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