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Giornata contro l’omofobia l’Opcemi in campo

Domani 17 maggio in tutto il mondo si celebra la giornata contro l’omofobia e la transfobia. Le chiese metodiste in Italia  da sempre sono in campo contro questa violenza che investe molte sorelle e molti fratelli in ogni angolo del mondo.  L’Opcemi, tramite il suo presidente, la pastora Mirella Manocchio, ha diffuso un comunicato stampa in cui denuncia con forza questa situazione di violenza e ribadisce con forza il proprio NO ai soprusi contro le persone lgbt.

Ogni giorno le cronache ci raccontano delle violazioni dei diritti umani in molte parti del mondo. Discriminazioni, violenze e persecuzioni per motivi religiosi, per differenze etniche e per l’orientamento sessuale. La ‘colpa’ consisterebbe nel non obbedire alla “normalità” imposta dai propri oppressori. Anche nella civile Europa le persone lgbt sono tuttora oggetto di violenze a causa di una diversa normalità. Le chiese evangeliche metodiste in Italia – attraverso l’OPCEMI, suo organo esecutivo – , in occasione di questa settimana in cui si celebra la giornata mondiale contro l’omofobia e la trans fobia, vuole denunciare con forza questa situazione e ribadire il proprio NO ai ripetuti soprusi e atti di violenza nei confronti delle persone lgbt. Atti che in alcune parti del mondo si traducono in condanne a morte; in torture e campi di prigionia come in Cecenia, in discriminazioni e arresti come in Russia, atti che mirano a ridurre al silenzio e alla eliminazione di qualsiasi forma di differenza, in modo specifico quelle relative all’orientamento sessuale e/o affettivo, in nome di una presunta normalità. Oggi noi condanniamo con forza ogni violenza e discriminazione sulle persone lgbt, e lo facciamo mossi dall’insegnamento di amore e accoglienza consegnatoci dall’evangelo di Gesù Cristo. Invitimo tutte le nostre chiese ad essere, sempre più, “santuari” di accoglienza e sostegno verso le persone lgbt e verso ogni persona raggiunta da discriminazione. La presidente dell’OPCEMI Mirella Manocchio

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