Natale

1 Giovanni 3,1-6
Care sorelle e cari fratelli nel Signore,
festeggiare insieme, il natale di Gesù, il figlio di Dio e nostro salvatore è quello che ci consola oggi. Ci invita a lodare, a ringraziare perché a partire da questa nascita è stato manifestato l’amore di Dio. In modo particolare, perché attraverso suo figlio siamo diventati suoi figli.
Per questo motivo il suo amore è stato pienamente manifestato sulla terra, nel mondo in cui viviamo(se viviamo nell’amore).
«Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato suo unigenito figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna»Giovanni 3,16
«For God so loved the world, he gave his only begotten Son, that whosoever believeth in Him should not perish, but have everlasting life »John 3,16
«Gayon na lamang ang pag-ibig ng Diyos sa sanlibutan, kaya ibinigay niya ang kanyang bugtong na Anak, upang ang sumampalataya sa kanya ay hindi mapahamak, kundi magkaroon ng buhay na walang hanggan» Juan 3:16
Il suo amore fa traboccare il mondo di grazie su grazie.

Natale è il giorno in cui si festeggia la nascita del figlio di Dio e nello stesso tempo sono nati, anche, tanti suoi figli. La prova è questa nostra presenza in questo luogo. A motivo di questo amore che abbiamo conosciuto siamo diventati fratelli e sorelle. I figli di Dio sono uguali. Sono chiamati figli e basta. Siete d’accordo che il vero amore non è parziale? Non fa favoritismi? Io lo credo. È una confessione di fede che faccio ora pubblicamente, affinché questo culto celebrato insieme si radichi e germogli in noi il messaggio di amore sparso nei nostri cuori.

Oggi è il 25 dicembre, abbiamo voluto insieme, voi e noi, la pastora kim, il pastore Hong ed io festeggiare la nascita di Gesù il figlio di Dio perché ricordiamo l’amore di Dio che si è manifestato, prima alle nostre madri e ai nostri padri, poi a noi oggi. Il nostro ceppo è unico. L’albero da cui siamo venuti è uno e noi siamo i suoi rami. Siamo stati considerati figli, cioè creati per diventare figli dal figlio unigenito. Siamo stati amati dal figlio e per questo motivo, siamo diventati figli. Chi crede in questa parola è nato da Dio, è stato conosciuto da lui e lo ha anche conosciuto.
I cristiani nel mondo intero, ovunque si trovano ora sono insieme a festeggiare questa nascita.
Gesù dice: «Io sono la vite, voi siete i tralci». Noi, con la sua parola, con i suoi insegnamenti scritti dai vangeli cresciamo e diventiamo figli maturi perché noi abbiamo avuto la possibilità di accedere alla lettura delle Sacre Scritture che ci istruiscono continuamente.
«Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo speranza». Romani 15,4
In questo tempio, siamo molti, siamo di provenienze diverse. Ogni comunità, come un corpo ha lavorato molto per edificarsi. E ora è giunta l’occasione per dare testimonianza a Dio, dei frutti nati dal suo amore disceso verso l’umanità. Egli conosce i suoi figli nati dalla fede nel figlio Gesù Cristo.
Oggi, ringraziamo il Signore Dio Padre perché non sempre abbiamo riconosciuto, la nostra unica appartenenza in lui. Spesso abbiamo preferito camminare da soli con le nostre tradizioni, lingua, e cultura. Abbiamo forse preferito parlare la lingua coreana, filippina, cinese, italiana, inglese , francese ecc. perché non abbiamo voluto fare uno sforzo maggiore.
Ma il Signore ci chiede sempre di più di fare di più, quando si tratta della nostra appartenenza a lui. Perché? Per tanti motivi. Per tante ragioni. Lui vuole che i suoi figli scoprano in loro e tra di loro i doni che li arricchiscono.
Facendo insieme una cosa, anche se con fatica, si può ancora far nascere un’altra cosa e avviene nello stesso tempo anche la ri-nascita. Nasce un nuovo uomo o una nuova donna. Nasce dunque una nuova persona, una identità unica simile a Dio. Questo percorso è molto marcato nel pensiero di Wesley: gli stadi della santificazione ovvero la via dell’amore.
La nostra nascita in Cristo è solo un punto di partenza per una trasformazione, purificazione, e santificazione a causa dell’ AMORE.

Care sorelle e cari fratelli nel Signore, buon Natale.
Molti cristiani gridano di gioia per la nascita del loro salvatore. Colui che li trasforma, colui che li santifica. Colui che li purifica dai loro peccati. Il messaggio di Giovanni nella sua prima lettera per questa mattina, per il 25 dicembre 2017 è questo: l’amore è stato manifestato perché i figli nati da questo amore saranno trasformati, purificati e santificati.
Egli dice: «Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo». Ecco, ora è il momento di riflettere sul fatto che siamo figli di Dio e essendo tali abbiamo ancora una strada da fare; un cammino di vita da percorrere.

Il gruppo dei nostri fratelli e delle nostre sorelle filippine ha festeggiato il natale due domenica fa. Le meditazioni delle nostre due sorelle si sono focalizzate sul tema«LOVE CAME DOWN», l’amore è sceso, l’amore è venuto quaggiù. L’amore è sceso , è sparso nei cuori di molti. Questo amore ha la capacità di persuadere, di convincere che per mezzo di esso tutti e tutte possono raggiungere la felicità, il benessere, la pace.
Perciò lasciamo che la luce della parola del nostro Dio padre risplenda, illumini la via che stiamo percorrendo in questa terra. Lo Spirito Santo di Dio ce l’ha rivelato.

Il natale di Gesù è il compimento della manifestazione dell’amore di Dio e anche l’evidenza della capacità di questo amore di far nascere tanti figli di Dio nel mondo che sono operai per la pace.
Ci accorgiamo che l’obiettivo di Dio a Natale(25 dicembre) è la nostra nascita, la nascita dei popoli, degli individui. La potenza di questo amore è tanto forte che supera il male. La morte è l’opera del male, di chi odia, di chi non ama. Purtroppo vediamo molti che odiano perché non amano.
Questo mondo ha bisogno di noi che amiamo perché continui a far nascere delle nuove vite e nuovi esseri. Il nostro compito in questo paese come stranieri è di manifestare quest’amore di Dio in noi, che lotta per far vincere in noi la concordia, la comprensione, come esempio di convivenza pacifica. Senza questo sforzo, non vediamo neanche la manifestazione dell’amore di Dio in noi attraverso la nostra nascita in Gesù Cristo.
Esprimo una gioia immensa perché oggi siamo presenti qui. Ognuno e ognuna di noi ha ragione di poter essere presente e di festeggiare.

Sia ringraziato Dio per ciò che ha fatto per noi e ancora quello che farà. Questa è la nostra speranza. Amen.

past. Joylin Galapon

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