La sanità al tempo del Covid-19: una riflessione protestante

Il documento della Commissione bioetica delle chiese battiste, metodiste e valdesi sull’emergenza pandemica

Roma (NEV), 29 aprile 2020 – La Commissione bioetica delle chiese battiste, metodiste e valdesi ha prodotto un documento relativo all’emergenza epidemica ancora in corso e alle ricadute, principalmente di carattere sanitario, da essa determinate. Il documento intitolato “Emergenza Covid-19 e criteri di accesso alle terapie. Una riflessione protestante” affronta il tema della difficoltà di accesso alle terapie intensive, in una situazione di emergenza pandemica. Considerando il dibattito suscitato dal documento della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva propone una serie di considerazioni sui criteri fondamentali che entrano in gioco in una situazione di risorse sanitarie limitate.

Il testo rappresenta uno strumento di informazione e riflessione per le chiese su un tema attuale ed eticamente rilevante.

In esso si mette in luce come le questioni più urgenti sollevate dall’attuale emergenza pandemica riguardino i criteri di accesso alle terapie intensive in situazione di eccezionale scarsità di risorse, i costi e i benefici delle misure di lockdown ma anche il modo in cui oggi, in Italia e nel mondo, si muore. 

Nel testo è sviluppata una riflessione che risponde ad alcune esigenze di fondo. In primo luogo, prendere sul serio le difficoltà dell’attuale situazione, senza far finta che il problema dei criteri di accesso alle terapie intensive non sia esistito in alcune regioni d’Italia particolarmente colpite dalla pandemia. In secondo luogo, ricordare l’inaccettabilità dell’esclusione aprioristica di determinate categorie di persone dalla possibilità di essere curate. 

“Accettare la situazione di emergenza che coinvolge in questo momento l’umanità implica rendersi conto, e condividere la consapevolezza, che il livello di cura e di terapia a cui aspiriamo può non essere sempre disponibile, e in questo senso vanno comprese le integrazioni ai modelli di triage e le linee guida che i diversi enti provvedono. Questo è un dato che deve essere accolto senza la pretesa impossibile di mantenere gli standard di cura normali in condizioni non normali: l’attenzione specifica che occorre prestare è che i criteri aggiunti, l’attenzione alla salute pubblica, il passaggio a considerazioni di allocazione e giustizia a fianco di quelle di appropriatezza e proporzionalità, non implichino forme di discriminazione o di ingiustizia” suggerisce il documento.

Il documento intende anche riflettere sul ruolo delle chiese cristiane che possono offrire “un servizio di supporto che in questo frangente sta rivelando la sua importanza: l’assistenza pastorale per gli ammalati, per le famiglie e per gli operatori sanitari, deve essere un campo in cui lavorare con determinazione” si dice. Allo stesso modo si sottolinea come le stesse chiese possano svolgere un ruolo di mediazione proprio nei punti di fragilità nella gestione degli aspetti di accompagnamento spirituale che sono emersi nella crisi: “l’impossibilità di visitare i propri familiari ed amici, la stessa impossibilità di provvedere a forme di commiato che consentano una adeguata partecipazione sociale e dunque l’elaborazione del lutto”.

“Riteniamo opportuno – dicono gli estensori del documento –  richiamare l’importanza di un pensiero critico, come specifico contributo del Protestantesimo, e della responsabilità: in questo frangente ciò si configura come collaborazione attiva alle esigenze avanzate dalla crisi, sia dal punto di vista materiale, sia dal punto di vista dello studio, della comunicazione, del servizio pastorale”.

Leggi qui l’intervista dell’Agenzia NEV a Ilenya Goss, componente della Commissione bioetica delle chiese battiste, metodiste e valdesi, su questi temi.

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Diritti a testa alta

A 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, si svolgeranno in circa 80 piazze italiane delle fiaccolate per celebrare l’anniversario. La Chiesa metodista di Roma ha aderito e si ritroverà domani, 10 dicembre, alle ore 18.30 al Colosseo.

 

L’appuntamento sarà alle 18.15 davanti alla metro Colosseo.

Vi aspettiamo!

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«É la fine, per me l’inizio della vita»

Eutanasia e suicidio assistito: una prospettiva protestante

Incontro di formazione riflessione e confronto sul documento sul fine vita elaborato dalla Commissione Bioetica delle chiese battiste, metodiste e valdesi.
Ci aiuterà nella riflessione Silvia Rostain, membro della Commissione.

Domenica 18 febbraio 2018

Ore 14.30

Chiesa metodista di Roma

Via Firenze 38