Nuovo anno di vita e di amore

1 gennaio 2017

Luca 4,16-21; Giovanni 14,1-6; Giacomo 4,13-15

Oggi è il primo giorno dell’anno 2017.

Forse alcune e alcuni di noi presenti oggi sono rimasti svegli stanotte e abbiamo voluto  far passare queste ultime ore insieme ad altri nelle nostre famiglie o con i nostri parenti e  amici oppure altri sono rimasti soli soltanto per  meditare e riflettere  su questo nuovo anno e ai nuovi impegni e nuove responsabilità che ci aspettano.

L’anno nuovo 2017 è già iniziato e oggi siamo qui insieme per lodare il nome del nostro Dio che ha creato tutti gli esseri viventi. Siamo una parte di essi.

Leggere i testi biblici della Bibbia che ha proposto questo primo giorno dell’ anno il nostro libretto un giorno una parola è una cosa fondamentale per noi credenti. Li ascoltiamo che cosa –Dio ci viene ad annunciare.

Di nuovo rimettiamo le nostre anime nelle  mani di Dio e così le nostre vite saranno benedette.

Domenica scorsa  abbiamo festeggiato il natale di Gesù e oggi come ha proposto il nostro libretto passiamo subito al suo ministero, il suo impegno sulla terra.  Perché Gesù era nato?

Quale era la proposta di Dio per l’umanità?

Perché lui si è fatto come noi? ‘Emmanuele’ Dio con noi.

Nel vangelo di Luca abbiamo letto che Gesù nel giorno di sabato, in quel giorno di riposo (shabat) per  i giudei nella sinagoga  Egli prese il libro e lo lesse.

E giunse il tempo in cui si adempì la sua vocazione di consolare tutti con le sue parole e opere soprattutto quelli/e  che erano nelle situazioni svantaggiate.

Care sorelle e cari fratelli nel Signore, in questo anno ricominciamo  con la parola di evangelizzazione: dell’annuncio  della buona notizia.   Noi cristiani che cosa dobbiamo fare in questo anno?

Leggere la Bibbia per poi annunciarla,

annunziare CHI è colui che è stato scelto per andare a portare il messaggio che consola,

colui che guarisce le ferite nel cuore,

colui che annuncia la parola che dona libertà a quelli che si sentono schiacciati, soffocati, nel tempo giusto che Dio ha stabilito.

Impariamo ad ascoltare con la giusta regola la parola di Dio per noi.

Leggere l’AT e poi rileggerla nel NT è un modo per noi di riprendere e riascoltare ciò che era scritto che vale in eternità, come dice il Signore:  <Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno>>Mc.13,31.  Il NT è una specie di rilettura dell’AT.

La buona notizia che abbiamo ascoltato nel giorno del natale è che è Gesù stesso, colui che si mette all’opere nella vita dei credenti per manifestare ciò che può compiere, soprattutto, nella  vita di chi si sente debole e carente.

Il coraggio di lottare e di vivere è una energia, è la forza che dona Dio.

Parola e Opera sono state insieme incarnate in Gesù, questa è la promessa che ogni volta si sente fra noi.

Gesù  ha svolto la sua vocazione /chiamata ispirato dalla profezia di Isaia che si trova nel cap. 61 versi 1-2 , e ciò che abbiamo letto nel vangelo di Luca

Luca 4, 18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me,
perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri;
mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri
e il ricupero della vista ai ciechi;
per rimettere in libertà gli oppressi,
19 per proclamare l’anno accettevole del Signore».

Che cosa vi fa pensare quando leggete testi biblici che riportano tutti e due i testamenti? Rileggere AT nel tempo Nuovo è come un ribadire un concetto, ricordare ciò che è stato detto per noi oggi, ora.

 

Come sapete  Sarah Mae, la nostra giovane animatrice  è stata negli stati uniti da maggio a agosto nell’ anno 2016. E una delle cose che ha portato a casa è  un film sulla vita di  John Wesley.

Mentre sua mamma e sua sorella sono state con noi in questi giorni  lei, ci ha fatto vedere questo film.

Abbiamo visto che J. Wesley era di una famiglia numerosa.

Una esperienza indimenticabile è stata quando  ci fu   un incendio  a casa loro di notte e tutti i suoi famigliari erano usciti e lui era rimasto in casa che dormiva.

Si salvò e questo fu riconosciuto come intervento di Dio. Sua mamma Susanna disse: ‘Dio ha un progetto per lui’.

Quando Wesley era diventato un predicatore ha  annunciato così la buona notizia dicendo a  qualcuno: Gesù ti salva,  Gesù ti guarisce, abbi fede in lui.

Il messaggio di  salvezza giungeva lì per lì,  all’orecchio dell’uomo che ne aveva bisogno.

Chiediamoci, domandiamoci se abbiamo sentito questo amore perché in questo modo che si fa trovare Dio.  Il vostro cuore è davvero riscaldato dal suo amore, altrimenti, non avrebbe senso la fede che professiamo in lui?

La conversione sta nel credere veramente alle sue parole, così come evangelizzava Wesley ad altri.

Wesley faceva sentire a quello che lo ascoltava come se stesso Gesù che parlasse con lui. Così ha svolto la sua missione nel nome di Gesù. Le profezie si avverano nei fedeli e nel  suo Nome.

Gesù ha svolto anche la sua missione , essendo stato obbediente alla volontà del Padre.  Egli  era nato per i poveri, per gli umili,  per gli oppressi, per gli schiavi.

Perciò in lui i poveri avranno un futuro.

La loro vita cambierà. La buona notizia è in questo.

Emmanuele “Dio con noi”. Dio si è avvicinato a noi affinché possiamo ascoltare la buona notizia.

Egli disse: Io sono venuto a cercare i perduti. I sani non hanno bisogno di un medico ma  lo sono i malati. E’ Per questo motivo che Gesù è stato inviato da Dio sulla terra. Gesù è venuto , è arrivato perché salvi coloro che sono perduti. Coloro che non sono perfetti( perché diventino perfetti in lui).

Con la presenza  di Gesù il vivere dell’uomo diventa completo/pienezza.

Come dice nel vangelo di Giovanni <<Io sono la via, la vita e la verità>>.

Dio si è incarnata in Gesù per avvicinarsi e incontrare  coloro che si sentono imperfetti cioè Gesù ha frequentato gli uomini e le donne che non avevano posto nella società. Quelli che sono stati emarginati. Quelli che in nessuno modo hanno possibilità di stare nei luoghi riservati ad altri uomini.

L’esempio modello di Gesù evangelizzatore è andare dappertutto per incontrare persone che sono malate. Gesù l’unto di Dio  è stato scelto per questi compiti  precisi per guarire e consolare nel tempo giusto.

Ricordiamo in questo primo giorno dell’anno che il tempio  riservato per ri-leggere e ri-ascoltare la profezia che si è avverata e che ci chiede di uscire  fuori ad annunciare e praticare,  non è ancora realizzato dappertutto. Perciò, molti sono ancora privi di un luogo per riunirsi liberamente per fare ciò.

Altri sono ancora perseguitati (nascosti) a causa della loro fede in Gesù.

Nell’AT i profeti ci hanno fatto sapere tante profezie: annuncio di condanna e quello di salvezza con la differenza che nel NT  il peccato c’è ancora ma viene perdonato per mezzo di Gesù il Cristo di Dio.

Noi che crediamo in lui siamo chiamati ad annunciare queste parole di salvezza.

Gesù è quello che ha portato guarigione a tante persone incontrandole e questo fatto deve essere uno dei motivi principali di testimonianza e conversione,

delle nostre testimonianze personali glorificando il suo santo nome e nello stesso tempo continua/segnala continuità della sua missione per mezzo di noi.

Quello che ho capito nella testimonianza di Wesley guardando quel  film sulla sua vita è che quando parlava con le persone che non credevano egli diceva proprio che il Signore le ama, il signore guarisce la loro malattia citando i versetti che testimoniavano questi fatti.

Significa che  ricordava loro quell’episodio in cui sono avvenuti questi avvenimenti.

Lui ha sperimentato  quella presenza, il suo cuore si è riscaldato  si leggeva un passo dei romani nella loro riunione.

Io ho creduto perciò ho parlato, si confessa con la bocca.

Bisogna che ci convertiamo nei fatti e non solo in parole.

Gesù è proprio con noi perché la sua sapienza continua a rinnovare la nostra vita portandoci verso la via della perfezione.

Noi non raggiungeremo mai la perfezione da soli ma con lui, come diceva ai suoi discepoli.

<<Senza di me non potete fare nulla>> disse ai suoi discepoli.

Fratelli e sorelle non dobbiamo stancarci di riascoltare le sue parole di insegnamento, per insegnarci/istruirci perché facendo così nutriamo le nostre anime di bene, per il nostro ben stare.

Gesù nel vangelo di Giovanni ha lasciato ancora questi parole ai suoi discepoli assicurandoli che li lascia per preparare i luoghi di dimora per loro.

Andare via in questo senso, lasciarli per preparare un luogo per loro è anche per noi oggi.

Questo anno che abbiamo lasciato ed è diventato il passato ci dice che dobbiamo solo aver sempre fiducia in lui.

Avere fiducia che in questo nuovo anno troveremo delle nuove case, delle nuove dimore in cui possiamo abitare insieme a lui. Iniziamo a creare e frequentare nuove persone, nuove amicizie, nuovi luoghi di incontro per sperimentare queste opportunità.

In questo anno cose vecchie sono passate, ecco vi sono le nuove. Io ho appena fatto il trasloco e abito ora qui nel primo piano. Ho già conosciuto un po’ dei miei vicini di casa. E forse ebbene che mi faccio conoscere a loro perché possano frequentare la nostra comune adunanza per ascoltare la parola, per spezzare il pane, e per donare ciò che abbiamo e possiamo.

Ogni cosa è provvisoria in questo mondo perciò cerchiamo di fare del  nostro meglio ogni giorno come se fosse l’ultimo giorno. Il tempo del domani è di Dio nostro.

Ogni anno, ogni settimana, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo conta nella nostra vita in lui.

Siamo chiamati a scandire , contare il tempo e questo è ciò ci ha fatto sapere colui che ci ha dato la vita come il salmista ci ha dichiarato.

ADP. L’anno scorso il pastore Noffke ha riassunto il suo sermone di capodanno in queste parole: ADP(il che vuol dire A Dio Piacendo).

Se Dio vuole quindi faremo questo o quell’altro.

Concludo il mio sermone invitandovi a recitare insieme come confessione di fede   i due testi biblici in cui è stata basata la prima tesi della Dichiarazione di Barmen nel 1934.

Gesù dice: <<Io sono la via , la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me>>. Gv. 14,6 <<In verità, in verità vi dico: chi non entra nella stalla delle pecore per la porta, ma da qualche altra parte, quello è un ladro e un assassino. Io sono la porta; chi entra attraverso di me, sarà salvo. Gesù Cristo, così come ci viene attestato nella Sacra Scrittura, è l’unica parola di Dio. Ad essa dobbiamo prestare ascolto; in essa dobbiamo confidare e ad essa dobbiamo obbedire in vita ed in morte. Gv. 10,1-9

Respingiamo la falsa dottrina, secondo cui la chiesa; a fianco, a fianco e al di là di quest’unica Parola potrebbe e dovrebbe usare come base della propria predicazione anche altri eventi e forze, figure e verità, riconoscendo loro il carattere di rivelazione di Dio. Amen.

past. Joylin Galapon

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.