È ora di colazione. È tempo di solidarietà. Una iniziativa della Chiesa metodista di Roma

Breakfast Time Roma, è un progetto di solidarietà lanciato dalla chiesa metodista di Roma, e che riprende un’omonima iniziativa milanese. Verrà avviato domenica 25 febbraio 2018 e prevede la distribuzione di 30 colazioni (bevanda calda, un panino, frutta e un dolce) nelle zone limitrofe al tempio di via XX Settembre. “Fra Palazzo Massimo, Teatro dell’Opera, via Nazionale e piazza della Repubblica sono molte le persone senza fissa dimora che desideriamo aiutare. Per ora inizieremo a domeniche alternate, ma speriamo presto di poter fornire questo servizio tutte le domeniche”, ha annunciato Fabio Perroni, della chiesa metodista di Roma. “È un’iniziativa aperta a tutti, che ci permette di fare la nostra parte insieme a tante realtà religiose e laiche già attive sul territorio”. Per partecipare o contribuire scrivere a info@metodistiroma.it.

Ma il mondo evangelico ha da tempo avviato anche altre iniziative analoghe. Ad esempio, “Cappuccino in sospeso”, promosso dall’Esercito della Salvezza (EdS), un movimento internazionale evangelico particolarmente dedito ad opere di carità e di assistenza ai bisognosi. Il progetto, realizzato grazie al contributo della Federazione italiana pubblici esercizi (FIPE) della Confcommercio Roma prevede la possibilità di lasciare, presso gli esercizi che aderiscono all’iniziativa, un caffè o un cappuccino pagato, in ‘in sospeso’ per un avventore nel bisogno. Da quest’anno l’iniziativa si allarga e le “tazze solidali” saranno presenti anche nei bar storici del centro di Roma.

Nella sola capitale l’EdS in un anno sono stati distribuiti circa 15.000 i pasti. Inoltre, grazie a diversi progetti EdS – fra cui il banco alimentare, il soccorso invernale, l’accoglienza ai rifugiati, gli interventi delle unità mobili con coperte e medicine – le persone assistite in un anno sono state 57.779.

L’EdS non promuove “solo” i cappuccini sospesi. Ci sono anche progetti come progetti Angel Tree, per esaudire i desideri di bambini in famiglie poco abbienti; gli interventi con le prostitute e vittime di tratta; i centri di accoglienza di Atena Lucana in Campania; il laboratorio di Castelvetrano in Sicilia per minori stranieri non accompagnati con la collaborazione di alcune sarte anziane; senza tralasciare il Selah Caffè in Piemonte, luogo di incontro e scambio per rimettere insieme una comunità.

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