Colui che viene dall’alto

Giovanni 3,31-36

 

Care sorelle e cari fratelli nel Signore Buon Natale.

Accogliamo la grazia di Dio Padre. La benedizione sovrabbonda con il  dono del Figlio nel giorno di Natale. Colui che è nato in mezzo agli uomini e alle donne è confermato il figlio di Dio. Questo messaggio è anche  confermato nell’uomo credente, suggellato dallo Spirito di verità. Dal cielo Dio ha inviato suo figlio, è il Suo primo testimone.

La testimonianza di Gesù che Dio c’è e esiste è veritiera. Gesù è sceso dall’alto, venendo in terra in mezzo agli uomini e alle donne per testimoniare a loro chi è Dio, suo Padre.

Giuseppe sognò  un figlio, che sarà suo.

Egli mentre dormiva ricevette una rivelazione di avere un figlio con Maria.

Questo è quello che dice nel vangelo di Matteo. Così il vangelo di Giovanni testimonia a noi questa verità che Colui che è stato inviato da Dio,  è nato in terra e si chiamerà  Gesù, è sceso dal cielo per testimoniare Dio Padre.

Chi crede che Gesù il figlio che viene dal Padre avrà il sigillo dello Spirito.

Dio mette il suo Spirito a colui che crede nella testimonianza del figlio.

E’ quello che chiamiamo  il battesimo dello SPIRITO.

Dall’alto al basso, dal basso all’alto.

Il movimento è chiaro, è disceso e poi è asceso.

Nel vangelo di Giovanni , in questo brano la dinamica è molto chiara.

Colui che è venuto dall’alto è il testimone di Dio.35 Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano.

Così, Gesù disse nel vangelo di Matteo al cap. 28 versetti 19 e 20:  <<Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del padre, del Figlio e dello spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente>>

All’inizio del terzo capitolo Gesù e Nicodemo ebberouna conversazione intima. Gesù parlò con Nicodemo della nuova nascita, il brano poi prosegue con la testimonianza di Giovanni sul Cristo, colui che è lo Sposo, il più grande di lui.

L’ insegnamento di Gesù sulla ri- nascita dell’uomo che anche se è già di età avanzata nella vita spirituale è possibile, poiché non si tratta di un processo naturale di “tornare al grembo per poi nascere di nuovo”, può essere paragonato all’uomo che crede che Gesù è venuto dall’alto dei cieli e, in conseguenza,  può testimoniare di Dio.

 

Questi ultimi versetti racchiudono ciò che voleva dire Gesù con  Nicodemo.

Nicodemo come esempio dell’ uomo vecchio avrà la vita eterna perché, credendo nella parola di Gesù, alla sua testimonianza sul Dio Padre, lui è diventato un uomo nuovo, e questo viene sigillato dallo Spirito.

All’uomo che crede ciò che dice Gesù, ponendo in Gesù la sua fede,  l’ira di Dio non rimarrà in lui.

Verrà tolto in lui il castigo di Dio perché ha creduto in colui che Dio ha mandato affinché compia la sua volontà.

L’opera di Dio, padre, figlio e Spirito è narrata (come è riassunto)  in questo brano.

 

A natale,la nascita di Dio nel figlio è in contemporanea con la nuova nascita dell’uomo.

Credere in Dio testimoniato dal figlio è segno che Dio stesso è così potente da poter far nascere nell’uomo naturale, colui che non ha conosciuto Dio, la conoscenza stessa di Dio

La conoscenza di Dio, infatti, non è innata nell’ uomo.

Deve avvenire la nascita dell’uomo come nel racconto di Nicodemo, nella storia della sua rinascita nell’incontro personale con Gesù.

Il Natale di Gesù rappresenta la stessa nascita dell’uomo vero, che si rende consapevole di chi è Gesù.

L’uomo vero nella storia del natale di Gesù è colui che nasce nella fede ed è capace di vivere poi una vita avendo una guida, un rabbi, un maestro, un punto di riferimento che viene dall’alto.

Questa è la storia della nascita della chiesa e quella di tutti noi che crediamo di avere un Dio che ci insegna a vivere la nostra vita a partire dalla generazione originale dell’elezione del popolo d’Israele.

Nell’antico testamento, Israele è la stirpe a cui Nicodemo  apparteneva (essendo stato un giudeo) , ma essa ha avuto un ruolo anche nel Nuovo testamento (giudeo e cristiano ) per il nascente popolo ed erede di Dio, al quale svela l’intenzione di Dio di far nascere altri popoli come frutto della testimonianza di fede nel  Figlio. Così nella storia dell’uomo credente nell’epoca del Nuovo testamento, Dio ha compiuto il suo piano di rivelare se stesso definitivamente /completamente.

 

Gesù disse: Che crede in me , crede non in me, ma in colui che mi ha mandato>> Gv. 12,44 . Così, chi crede in lui è salvo, è redento dal castigo, dall’ira.

Le chiese sparse nel mondo hanno il compito di testimoniare questa opera redentrice di Dio nel figlio perché nascano ancora dei figli per mezzo di suo Figlio Gesù.

Il profeta Isaia ha profetizzato di questo figlio: <<2 Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d’intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE. Is.11,2

 

Così il credente nel suo vivere la fede in Dio impara e segue continuamente le orme del figlio capace di rivelare tutto quello che il senso del vivere offre per opera dello Spirito del Signore.

 

L’apostolo Paolo dice: <<È grazie a Lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione>> I Corinzi 1, 30

Amen.

 

past. Joylin Galapon

 

 

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