Riflessione e ordine della preghiera del 22 marzo 2020

Riflessione e ordine della preghiera del 22 marzo 2020 (video sulla pagina FB)

Invocazione

Ci raccogliamo alla presenza del Signore:

Grazia, misericordia e pace ci siano date da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo che ha dato sé stesso per noi. Amen.

Leggiamo il Salmo 122, versetto 1: Mi sono rallegrato quando mi hanno detto “Andiamo alla casa del Signore”

 

Preghiamo:

Signore Dio nostro, oggi noi veniamo a te, e ti incontriamo non nelle quattro mura di un edificio costruito dagli uomini, ma dentro di noi stessi, poiché ogni credente è il tuo Tempio, come ricordava l’apostolo alla come comunità di Corinto (al cap. 3 verso 16: <<  Non sapete che siete il tempio di Dio?>>) cui fondamento è Gesù Cristo, la pietra angolare che mantiene su di sé tutto l’Edificio.

Facci vivere questo momento di incontro con te insieme ai membri delle nostre famiglie per ricevere la tua parola di vita e l’acqua che disseta la nostra sete per andare avanti in questo momento in cui ci sentiamo nel deserto, nel buio, e nello smarrimento. Rimani con noi con il tuo Spirito Santo. Tutto questo te lo chiediamo nel nome e per amore di tuo figlio Gesù Cristo. Amen.

Inno 163. 4  Signor, ti siamo grati, di tutti i doni tuoi dimori in mezzo a noi, accresci noi la fe.

Saluto

Care sorelle e cari fratelli nel Signore, buongiorno e buona domenica.

La grazia di Dio sia con noi tutti questa mattina.

 

Oggi è la seconda domenica che ci siamo collegati e attraverso questo video  ci troviamo nelle nostre case.

Sì, siamo nelle nostre dimore,  è il luogo più sicuro, e lontano dal pericolo di contaminazione.

 

Preghiera di confessione di peccato

Care sorelle e cari fratelli nel Signore l’apostolo Paolo esorta la comunità di Roma a presentarsi, come un unico corpo, un sacrificio vivente, santo è gradito a Dio (Romani 12,1).

Presentiamoci dunque come un unico corpo in modo da poter essere purificati e guariti da ogni tipo di malattia.

Preghiamo:

Signore  il nostro corpo è soggetto alla malattia. Comprendiamo che tu vuoi  dimorare in esso per sanarlo continuamente. Debole e incapace di resistere ad ogni male. Noi siamo così impuri dentro e fuori che solo tu ha la capacità di farci diventare puri, sani. Noi ti ringraziamo perché tu fai ogni cosa per renderci gradevoli a te. Ti preghiamo di non tardare il tuo intervento e insegnaci a combattere la guerra che stiamo affrontando a causa del coronavirus Covid-19. Denunciamo il suo nome perché tu possa gettarlo sul fuoco. Salvaci da questa malattia. Amen.

Annuncio della grazia

Fratelli e sorelle, rallegriamoci nel Signore perché con il suo Spirito Santo ci rende capaci di comprendere laddove abbiamo sbagliato, ci rende puri e saggi per trovare le giuste soluzioni per guarire le nostre malattie, fisici e spirituali. E lo confermiamo con le parole dell’inno di lode numero 50.

Inno 50

A Dio sia la gloria prodigi egli fa! E tanto ci ha amati che il figlio ci dà; per tutti i peccati del mondo morì, le porte del cielo per tutti Egli aprì.

Lode a te! (2X) Celebriamo il Signor! Lode a Te! (2X) Allegrezza nel cuor! Al Padre venite il Figlio ci dà, e dategli gloria prodigi Egli fa!

Preghiera

<<Siano  gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore in tua presenza, o  Signore, mia rocca e mio redentore>!> Salmo 19,14

Sermone

Cara comunità, Care sorelle e cari fratelli nel Signore, con voi che mi ascoltate in questo momento da casa con i vostri cari questa mattina condivido la mia riflessione sul vangelo di Giovanni 12,24 in due lingue, prima in italiano poi in tagalog.

Ho ritenuto anche questa occasione di continuare ad andare avanti a leggere e fare la mia meditazione sulle letture bibliche proposte per le domeniche, perché le sofferenze di Gesù nel tempo della passione riguardavano il senso del suo ministero sulla terra, e essendo noi suoi discepoli e discepole siamo coinvolti, perché siamo la causa principale di quella sofferenza che reca gioia perché ne vuole scoprire. Vi invito, ora, a meditare insieme e con la mia riflessione possiate crearne anche voi una vostra propria.

 

Gesù disse: <<24 In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto>>.

 

Ancora una volta, Gesù ha utilizzato la parabola come mezzo per comunicare i suoi insegnamenti ai suoi discepoli e per riassumere il suo pensiero sulla morte. Egli ribadisce che il senso profondo di questa parolanon è soltanto una perdita, ma è anche un guadagno. In una comunità cristiana parlare della morte significa anche parlare della vita che si moltiplica, e si con-divide, riscattando la vita degli altri.  Aldo Comba nella sua premessa preso dalla redazione del “Commento secondo il Vangelo di Giovanni”, disse: “Evidentemente il granello di frumento caduto in terra non è morto nel senso BIOLOGICO, ma il fatto di essere sepolto in terra per poi riapparire come pianta è una parabola usata anche da Paolo […] in relazione al morire e risuscitare”.

 

La morale della parabola deve essere compresa dunque con una ricaduta positiva dal momento che nell’ora della morte, la vita eterna è confermata, rappresentata per molti un guadagno di vita eterna. Questo è un passaggio necessario perché nasca la comunità cristiana. Se Gesù non avesse scelto di donare la propria vita al servizio della volontà di Dio Padre, la comunità cristiana non sarebbe nata, non sarebbe esistita, e non ci sarebbe stata fino ad ora. Tale e quale per chi vuole essere il suo discepolo.

Cari fratelli e care sorelle, con questo passaggio Biblico mi viene in mente la parabola delle sementi e dei terreni e vorrei invitarvi ora, tutti insieme, a chiudere i vostri occhi, e a dedicare pochi minuti per immaginare ciò che succede passo per passo quando un seme cade in terra.

Quando il seme trova il suo ambiente ideale, comincia il percorso della nuova vita. Il seme si rompe, il guscio si dischiude, entra in una fase di germinazione(nascita, sboccio) seguito dall’accrescimento e sviluppo prima del germoglio, ove nascono le radici e le foglioline, e poi della pianta. Un solo seme, un GRANELLO così piccolo, piccolo, è in grado di portare in vita tante altre piante, così come nell’esempio di Gesù che, con il seme della Parola di Dio cresciuto in ciascuno e ciascuna di noi, ci ha portato a riscoprire la nostra esistenza come una comunità, frutto di quella morte.

La terra siamo noi, chi di noi vive cercando in sé di farlo crescere ogni giorno?

Chi di noi lo nutre ogni giorno evitando che si contamini?

Chi di noi lo protegge e lo accoglie in modo che le radici possano penetrare in profondità?

Questo seme, paragonato alla Parola di Dio, caduto sulla nostra terra ha trovato dei modi per adattarsi e attecchirsi, perciò siamo dunque invitati a confermarlo attraverso il nostro vivere da credenti.

 

“Egli disse in verità, in verità: Se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto”.

 

Care e cari,

in questo tempo di passione e del cammino percorso da Gesù, l’evangelista Giovanni ci ha lasciato questo versetto per ricordarci che siamo i portatori di questo granello, che genera la vita e la forza vitale. Ai nostri padri e alle nostre madri, origini della comunità cristiana, ha dato dei buoni frutti, che noi, le nuove generazioni, dobbiamo continuare a curare e a nutrire.

 

“Se” è una parola fondamentale per noi, definisce qualcosa che è stato realizzato, preceduto da una scelta, che richiede dedizione, impegno e tutto il tempo necessario e che aveva condizionato e nello stesso tempo determinato tutto ciò che doveva essere il frutto dell’azione compiuta nel ministero di Gesù come inviato prediletto, il servo di Dio. È cosi come quando un granello di frumento, un chicco di riso o di mais, dall’ora che ha raggiunto la maturazione viene piantato sulla terra per poter rinascere, portando in vita altre piante e frutti, la vita di un uomo credente quando raggiunge il suo fine, viene riscattato da Dio per manifestare completamente la vita eterna.  Il di Gesù era la condizione per cui l’uomo ha avuto la possibilità di ri-nascere, compiuto nell’evento della Pasqua.

 

“Se” non avessimo letto, ascoltato e meditato questo versetto, non avremmo mai potuto sapere il beneficio della fede che aveva donato il Signore. La fede che è cresciuta nella nostra vita quotidiana è come un granello di senape che ora sta combattendo contro il virus (come la malattia che si sta curando, e nello stesso tempo il come l’incredulità che segna e destina la morte).

Finché la fede vive in noi, la speranza non muore mai.

Oggi siamo tutti riuniti per ascoltare la Parola del Signore ricordandoci come un granello di senape. Egli verrà a raccogliere i suoi frutti che ci ha sostenuti in vita. Egli non si delude, non si fa abbattere dal male perché ha fiducia in ognuno di noi. Il frutto della morte di Gesù è singolare nella storia dell’umanità perché le comunità di credenti lo rende testimoni che c’è vita in Dio, e chi crede in lui possiede la vita eterna.

 

Cara comunità, siamo il frutto di quella morte.

Il valore di questo ricordo, di quello che siamo come chiamati “i cristiani” possa essere rinnovato perché per merito suo, la vita ha acquisito un senso, dalla morte alla nascita e alla rinascita alla morte di un credente si  rinnova(ricicla) la vita stessa nel vero senso della parola.

La vita donata da Cristo Gesù non muore mai nel cristiano e nelle comunità cristiana.  Amen.

 

Inno 184

1

Così qual sono, pien di peccato, ma per il sangue da Te versato e per l’invito fatto al cuor mio, Agnello di Dio io vengo a Te.

2

Così qual sono pien di tristezza, in te ricerco vita e salvezza; Tu togli l’empio peccato mio, Agnel di Dio, io vengo a Te!

3

Così qual sono l’amor tuo santo mi calma il cuore, m’asciuga il pianto. Sei  tu la mia vita Salvatore mio! Agnel di Dio, io vengo a Te!

 

Sermone Juan 12,24

 

Ang mensahe sa umagang ito ay matatagpuan sa evanghelyo ni Juan kabanata labindalawa talata dalawamput-apat . Ang sabi ni Jesus:  <<Tandaan ninyo: malibang mahulog  sa lupa ang butil ng trigo at mamatay, mananatili itong nag-iisa.  Ngunit kung mamatay, ito’y mamumunga nang marami>>. 

 

Mga kapatid ko sa Panginoon na si Jesu-Cristo, magandang umaga po sa iyong lahat.

Sa linggong ito,  akoy nagpapasalamat sa Diyos sapagkat sa kabila ng lahat ng nangyayari sa buong mundo, tayo’y nasa ating mga tahanan, at tayo ay nagkakaisa upang pakinggan natin muli ang sinabi ni Jesus sa kanyang mga alagad noon at sa atin ngayon. Hindi tayo magkakasamang lubos dahil tayo ay nasa kanya-kanya tahanan, ngunit ramdam ko na tayo ay nagkakaisang lahat upang sambahin ang poong maykapal. Ito ay sanhi ng ating pinanghahawakan na pag-asa na siya ay nariyan sa ating mga tabi upang tayo ay gabayan at sakluluhan sa kapahamakan at sa ating mga pangangamba,  kung anuman ang ating kahihinatnan at magiging kinabukasan.

 

Dahil sa mga pangako ng Diyos, lubos na ating itinitingala ang ating mga paningin at nananalangin na  sa  panahong ito ng walang katiyakan nangingibabaw parin ang ating pananampalataya na siya ay darating sa tamang oras upang tayo ay sakluluhan at iligtas sa kamatayan na idudulot ng Coronavirus Covid 19.

 

Ang sabi ni Jesus <<Tandaan ninyo: malibang mahulog  sa lupa ang butil ng trigo at mamatay, mananatili itong nag-iisa.  Ngunit kung mamatay, ito’y mamumunga nang marami>>. 

Sa pamamagitan ng mga salita niya na ating pagbubulay-bulayin ating magugunitang muli kung bakit tayo ay nagkaroon ng buhay dahil sa  kamatayan na sinasabi ni Jesus.

 

Ano ang ibig sabihin nito?

Una sa lahat kanyang inihambing ang kanyang sarili sa isang butil ng trigo.

Sa pagdating ng tamang oras siya ay mawawala dito sa mundo, siyay mamamatay, ngunit dahil siya ay  maitatanim (maipupunla) sa atin parang lupa, siyay tutubo,  uusbong at pagdating ng panahon siya ay mamumunga ng marami. Ibig sabihin din na marami ang mga tao na maniniwala sa mga salita ni Jesus at sila ay matatawag na kanyang mga bunga. Sa makatuwid ang isang mananalig sa kanya, at maninawala sa kanyang salita pinagkalooban siya ng buhay na kailanman hindi mamamatay. Si Jesus ay mananatiling mabubuhay sa pamamagitan ng mga maniniwala sa kanya, susunod sa kanyang mga yapak,  at sila ay magkakamit ng buhay na walang hanggan. OK..

**

Ano ang silbi ng pagkamatay ni Jesus? Bawat buhay ay tiyag na may kahalagahan sapagkat ito ay kanyang tiniyak na kanyang ipagtatanggol sa anumang kapahamakan.

 

Ang Coronavirus ay isang tunay na kalaban na kagagawan ng Diyos ng kamatayan upang ipakita sa mundo ang kanyang kapangyarihan tulad din ng  Diyos na buhay. Sila ay naglalaban ngayon sa pamamagitan natin  mga nilalang. At kung tayo ay mawawalan ng pag-asa sa Diyos na buhay, siya ay magtatagumpay dito sa mundo. Kayat kung hindi natin gawin ang mga inuutos ng batas ng Diyos at governo para sa ating kapakanan tayo ay mapapahawak. Ating gapiin ang masamang sakit na kumakalat at lumilipol sa  buhay na ipinagkaloob ng Diyos na lumalang sa pamamagitan ng mabuting balita na nakasaad sa Bibliya. Ang pangyayaring ito ay pagsubok na ating dapat na mapagtagumpayan.

 

Sa ikalawang linggong ito dito sa Roma, kayo ay nasa iyong mga tahanan o sa iyong mga tinitirhan.

Kayo’y kasama ng inyong mga pamilya, kamag-anak o kaya mga kaibigan.

Mga kapatid sa panginoon, sa panahong ito  tayong lahat ay nagdaranas ng pagbabago sa buhay.

Nag-umpisa na ang bagbabagong pankalahatan, walang hindi nakakaramdam sa dulot ng sakit na nanagawa itong CoronaVirus Covid 19.

Ang buong mundo ay nagdaranas ng kanyang kalupitan at inuunti-unti,  niya tayong lahat binibigyan ng palaisipan at dapat na pagmumuni-munihan.  Ang dulot niyo ay kamatayan o panibagong -buhay: ibig sabihin itigil ang mga ginagawang hindi nararapat sa bawat-isa para sa ikabubuti nating lahat.

 

Ang mundo ay iisa at may karapatan itong manatili upang tayo mga nilalang ay patuloy na mabuhay.

Marami na kayong narinig na mga balita tunggol sa mga nangyari sa pagkalat ng corona virus.

Ito ay nagmula sa isang nasyon nagngangalang China, pagtapos dito sa Italya  dahil sa paglalakbay ng isang tao o mga dayuhan at ang sakit na ito ay nakakarating sa ibat-ibang lugar.

Ang Coronavirus ay  nagsasanhi ng kamatayan ng isang tao at itoy  naglalakbay at ang ating mga katawan ay kanyang sinasaniban at pinapatay.

Dahil sa isang tao na nagtataglay nito ito’y kumakalat.

 

Ang sabi ng mga tagapagsaliksik, ay napaka-importante: huwag lumabas ng bahay upang hindi ito maikalat. Ngunit ano ang nangyayari ngayon maraming lumalabag sa batas na ito dahil sa mga pangangaylangan

parin sa buhay.

Patuloy parin ba kayong nagtatrabaho upang may  pambili ng pagkain, pambayad ng bahay, upang may ipadala sa mga mahal sa buhay na panggastos sa Pilipinas?.

Naiintindihan ko kayo.  Ito ay ang problema o suliranin natin ngayon.

Sino nga ba ako na magpipigil sa inyo?

Ngunit ngayon ang lahat ay walang katiyakan ito ay ang masakit na katutuhanan.

Ang tanging ating katiyakan ay ang kilalanin na ang Diyos ay ang tangi lamang nating katiyakan.

Dahil siya ang nagbigay ng buhay sa atin at siya rin ang siyang may karapatan na bumawi nito sa tamang oras.

– Sa pamamagitan ng ating pagdarasal sa Diyos na igawad muli ang kanyang habag sa ating lahat at iligtas sa kapahamakang ito.

– Atin nating idaing/idulog  sa Diyos ang ating mga kasalanan sa pag-aabuso sa ating mga sarili at kalikasan patungo sa kamatayan.

-Atin nating tanggapin na hindi natin lahat makakamit sa paraan ng walang hangang paghahanap-buhay lamang.

Ang napakabuting naidulot nitong panahong ito ay ang inyong presensa sainyong mga anak, asawa at kapatid. Sabik ang inyong mga anak na makapiling kayo bilang kanilang mga magulang.

Mga kapatid sa ating panginoon ang ating mga buhay bilang isang comunidad ng mga nanalig sa Diyos ay napakahalaga upang ating ilantad at saksihan ang Diyos na buhay na siyang nagbigay sa ating lahat ng ating mga pangangailang sa mundong ito.

Bigyan natin ng pansin ang ating mga sarili ngayon, mag-isip tayo, tanungin natin ang ating mga sarili kung ano ang ating mga ginawa na siyang nagdulot ng kaligayahan sa atin.

Ang Diyos pag-ibig ay umiibig sa atin at dahil dito ayaw niyang tayoy mapahapak.

Tayong lahat ay bunga ng kanyang pag-ibig.

Panalangin

Diyos na Buhay, at umiibig sa kanyang  mga nilalang. kamiy nagsusumamo sa iyo upang idulog ang aming situasyon sa panahong ito. Hindi lingid sa iyo ang aming mga katayuan. Kayat kamiy patuloy na humahanap ng lunas ng aming mga suliranin sa pamamagitan ng iyong tulong. Kamiy nasa harapan mo upang bigyan mong muli ng panibagong pag-asa. Diyos ng pag-ibig, maawa ka sa aming lahat. Amen

 

***

Per la nostra preghiera di intercessione vorrei leggere queste parole di un fratello di chiesa intitolato:

 

“E se ci alzassimo la nostra testa?”

 

Un virus così piccolo, non visibile ad occhio nudo.

Si diffonde in tutto il mondo.

Le persone hanno perso la fiducia.

 

L’uomo è confuso. Cosa mi succederà?

Mi fido del governo?

Perderò il mio lavoro?

 

Dov’è l’individuo forte?

Che decide da solo la sua strada.

Che non si fa mettere sotto i piedi.

Che non si fa comandare.

 

Gli esperti dicono le loro cose, ma le indovinano?

Più persone sono gravemente malate.

Ospedali sono strapieni e manca personale.

Cosa ci aspetta ancora?

 

Incertezza ovunque. Negozi vuoti.

Borse in rosso. L’economia fuori del piombo.

Tutta il paese si ferma.

 

Sospendiamo addirittura i nostri incontri in chiesa.

Chi avrebbe detto questo?

Anche ai nostri politici manca il controllo.

A mani vuoti. Nessuno sa la risposta.

 

E se ci alzassimo la nostra testa?

Perché lì, in alto, c’è Chi decide.

E’ Lui che regna sulla vita e sulla morte.

E fa tremare tutta l’umanità.

 

Venite, che ci inchiniamo a fronte ad un Dio così grande e potente.

Mettiamo nelle Sue mani la nostra vita, il nostro paese, tutta l’umanità.

 

Signore,

Ti chiediamo di avere pietà del nostro mondo.

Ti chiediamo di cancellare i nostri peccati.

 

Con la morte di Tuo Figlio ci hai regalato la Grazia.

Ed è questo che ci regala riposo nei giorni di ansia.

Che a Te possiede il Potere.

E che noi possiamo trovare rifugio sotto le Tue ali. Amen

 

Preghiamo tutti insieme con le parole di Gesù che ci ha insegnato:

Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga il tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non esporci alla tentazione ma liberaci dal male. Tuo è il Regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen

 

Benedizione:

La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo restino a tutti noi, ora e sempre.

 

Fratelli e sorelle ricordiamoci che,

Il Signore è il nostro aiuto. Egli ci protegge.

È la nostra ombra. Egli sta alla nostra destra.

Di giorno il sole non ci colpirà, né la luna di notte.

Il Signore ci preserverà di ogni male; egli proteggerà l’anima nostra.

Il Signore ci proteggerà quando usciamo e quando entriamo. Amen.

 

 

Buona domenica e alla prossima.

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