Culto di Pasqua

 

Preludio(A Dio sia la gloria/Papurihan ang Dios)

 

 

Invocazione

Invochiamo la presenza del Signore in mezzo a noi perché ci guidi nell’ascolto e nella comprensione della Sua Parola e ci dia la forza per metterla in pratica.

Il nostro aiuto è nel nome di Dio Padre, che ci ha creati,

del Signore Gesù Cristo, che ha dato la sua vita per noi,

dello Spirito Santo, che ci comunica l’amore del Padre

e la grazia di Cristo.

Il Signore è veramente risorto. Egli dice anche a noi oggi: «Non temere, io sono il primo e l’ultimo e il vivente. Io ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli». Amen.                                         (Apocalisse 1,17)

 

 Preghiamo

Ti ringraziamo, O Cristo; in Te abbiamo tutto:

un amore che sorpassa ogni intelligenza,

una pace perfetta per il tuo sangue sparso sulla croce,

una vita che dura per l’eternità,

una forza capace di vincere ogni male,

una gioia che nulla può inquinare,

un riposo sicuro quaggiù e poi lassù,

una speranza viva, per la tua resurrezione.

Te ne rendiamo grazie con tutto il cuore. Col. 1,20)

(Margherita Houriet)

 

Introduzione e saluto

Care e cari, avete deciso come fare la Santa Cena con i vostri cari?

Avete preparato un  pezzo di  pane da condividere con la vostra famiglia?

Avete preparato un bicchiere di vino /dei bicchierini da passare uno dopo l’altro a ciascuno/a membro? Non sentitivi soli in casa, siamo tutti insieme in Cristo nel condividere la sua Cena.

Questo gesto che faremo sarà memorabile, siamo fiduciosi che usciremo vivi da questa emergenza coronavirus, sopravvivremo  e così compiremo di nuovo questo gesto in comunità, in comunione con le nostre sorelle e i nostri fratelli di chiesa.

Non dimentichiamolo perché è un insegnamento per noi da ricordare nella nostra vita insieme alle persone care o caro/a nella nostra famiglia.

Care sorelle e cari fratelli, che cosa avete sul vostro tavolo oltre il pane e il vino?  Rowena ed io abbiamo  2 uova di pasqua, una corona di fiori, una pianta che fiorisce, una fotografia di una comunità di credenti che celebravano la Santa Cena, 2 Bibbie tagalog e italiano, tre bicchierini di vino e tre pezzi di pane da condividere per la santa cena oggi. Noi aspettiamo veramente un ospite molto speciale come voi. Ora è arrivato.

 

<<Ecco, Io sto alla porta e busso, se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui(lei) e cenerò con lui(lei) ed egli(ella) con me>> (Apoc. 3,20). Maranatha!<<Signore nostro, vieni(Apoc. 22,20).

Sì, vieni Signore tu sei il nostro ospite gradito. Grazie per la tua visita.

  

 

Sermone

Care e cari, buona Pasqua. Il Signore Gesù è veramente risorto.

Oggi, il nostro lezionario ‘un giorno una parola’ ha proposto per la predicazione il racconto dell’episodio della resurrezione di Gesù nel vangelo di Giovanni, al cap. 20, versetti da 11 a 18.

Ascoltiamolo così come  era avvenuto in questa maniera.

Giovanni 20:11-18

11 Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto».14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.  15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Ella, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: «Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò».

16 Gesù le disse: «Maria!»  Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!»

17 Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». 18 Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.

 

<<Siano  gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore in tua presenza, o  Signore, mia rocca e mio redentore>!> Salmo 19,14

 

Sermone

Maria piangeva. Era andata al sepolcro, alla tomba di Gesù piangendo di rotto, e non voleva rassegnarsi sul fatto di non poter più vedere una persona a lei cara.

Ella piangeva perché non avrebbe più potuto parlare con lui delle belle cose che a lei insegnava. Piangeva per il passato che non tornerà più.

Qualcosa però non le era del tutto chiaro. Era rimasta in guardia alla tomba per sapere chi aveva portato via il corpo di Gesù, ma nello stesso tempo era scioccata, intimorita e stupita sull’assenza del Suo corpo. Quando i due angeli le dissero:  «Donna, perché piangi?»

Ella rispose. «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto»

 

Per la seconda volta, per chiarire piano piano la situazione, proviamo ora a osservare ciò che stava accadendo quando Gesù era intervenuto con la stessa  domanda. «Donna, perché piangi?»

Ella, pensando che fosse l’ortolano, lei disse: «Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò».

 

Questa domanda  <<perché piangi?>>, riflette molto il nostro stato d’animo, quando ci troviamo a delle situazioni, come la morte, che non hanno una spiegazione precisa di quando, come e per quale motivo succedono, e

<<Chi cerchi?>>è un’altra domanda che richiede  l’atteggiamento di pazienza, di ricerca e di accettazione, che il Signore ci dona nel trovare le risposte veritieri.

Umanamente, possiamo comprendere la situazione in cui Maria si era trovata.

 

Se finora non siamo in grado di dare spiegazioni alle cose di Dio, al significato della sua identità, del suo nome YWHW: IO SONO, Alfa e Omega, Principio e Fine,  immagino quanto sia difficile credere con i propri il miracolo dell’evento della resurrezione di Gesù. Noi abbiamo un limite e su questo nostro limite che Dio interviene, per aiutarci a capire il Suo disegno.

 

In questo momento in cui celebriamo la Domenica di Pasqua, ricordiamo allora che il giorno della resurrezione di Gesù, ha dato a Maria un’istruzione: Non trattenermi(non fermarmi), perché non sono ancora salito al Padre(perché dovrò ancora andare dal mio padre); ma va’ dai miei fratelli(tu devi andare dai miei fratelli), e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”»(e li dirai così: Il maestro sale dal suo Padre e anche dal vostro padre, dal mio Signore e anche dal vostro Signore) .

18 Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.(Maria obbedì il comando di andare da loro e dire che aveva visto il Signore che gli aveva detto che non doveva fermarlo perché doveva salire al Padre).”

L’incontro di Maria e di Gesù è uno dei passaggi molto importanti della Bibbia, per molti studiosi/teologi (aveva contribuito alla ricerca dell’identità) ed era anche l’inizio della rivisitazione del ruolo della donna nella società, nel lavoro, e nella famiglia. Questo episodio in cui Maria era stata chiamata per nome, aveva rivoluzionato l’aspetto ermeneutico della Bibbia decisamente in relazione alla nuova vita che Gesù aveva inaugurato nel giorno della risurrezione  (la rinascita intesa come il rinnovamento della comprensione della vita, del suo valore) prima che Lui fosse stato salito al Padre.

 

La risurrezione di Gesù segna  una nuova partenza, un nuovo inizio, un ricominciare daccapo, dal principio mantenendo, però i ricordi del passato, la profezia che si era avverata.  L’episodio della risurrezione nella storia di Maria, una donna, mandata ad annunciare ai discepoli che Gesù è risuscitato, è vivo, è un racconto del Dio vivente.

 

Dunque, nel condividere il pane e il vino con i nostri cari e care a casa, ricordiamoci che lo facciamo perché c’è necessità dovuto alla situazione di blocco in cui ora tutti ci troviamo. Compiere questo gesto non è desacralizzare il sacramento, ma riscoprire il suo significato più profondo, più intimo che ci abbia mai capitati fino ad ora, quel: <<ogni volta che mangiate e berrete, fate questo in memoria di me>>  …significa compierlo stando proprio con Lui vivendo il privilegio di essere partecipe. La vera realtà di questo gesto è di servire la nostra famiglia in questo momento.

Il nostro mandato nelle nostre famiglie è di continuare a servire questo pane perché viviamo in pace, perché possiamo condividere la nostra gioia di stare insieme.

Non sprechiamo questo pane che ci ha dato di vivere oggi nelle nostre case, nelle nostre famiglie. Se siamo chiamati i credenti è perché siamo stati istruiti a seguire l’insegnamento del nostro maestro di vita.

Noi oggi si riconferma che siamo risorto in e con Cristo.

Io credo che Maria abbia avuto un ruolo molto importante nella storia di  Gesù risorto perché d’allora  erano risorte molte MARIA/E. Amen.

 

 

Brano musicale “Perch’Egli Vive/Dahil siya’y buhay”

 

 

Mensahe ng buhay sa tagalog

Juan 20,11-18 (Nagpakita si Jesus kay Maria Magdalena)

11 Si Maria ay nakatayong umiiyak sa labas ng libingan. Habang umiiyak ay yumuko siya at sumilip sa loob. 12 May nakita siyang dalawang anghel na nakadamit ng puti at nakaupo sa pinaglagyan ng bangkay ni Jesus, ang isa’y sa gawing ulunan at ang isa nama’y sa paanan. 13 Tinanong nila si Maria, “Babae, bakit ka umiiyak?” Sumagot siya, “Kinuha nila ang aking Panginoon at hindi ko alam kung saan siya inilagay.”

14 Pagkasabi nito’y napalingon siya at nakita niya si Jesus na nakatayo roon, ngunit hindi niya nakilalang si Jesus iyon. 15 Tinanong siya ni Jesus, “Babae, bakit ka umiiyak? Sino ang hinahanap mo?”

Akala ni Maria, ang kausap niya’y ang hardinero kaya’t sinabi niya, “Ginoo, kung kayo po ang kumuha sa kanya, pakituro nga po ninyo sa akin kung saan ninyo siya inilagay at kukunin ko.”

16 “Maria!” sabi ni Jesus. Humarap siya at kanyang sinabi sa wikang Hebreo, “Raboni!” na ang ibig sabihi’y “Guro.” 17 Sabi ni Jesus, “Huwag mo akong hawakan sapagkat hindi pa ako nakakapunta sa Ama. Sa halip, pumunta ka sa aking mga kapatid at sabihin mo sa kanila na aakyat ako sa aking Ama at inyong Ama, sa aking Diyos at inyong Diyos.”18 kaya’t si Maria Magdalena pumunta sa mga alagad at sinabi, “Nakita ko ang Panginoon!” at tuloy sinabi sa kanila ang bilin ni Jesus.

Mga kapatid sa Panginoong JesuCristo.

Maligayang pagbubunyi sa inyong lahat sa muling pagkabuhay ni JesuCristo.

Sa wakas ay natupad narin ang kanyang tungkulin bilang isang anak ng Dios, na sa lupa siya ay magdaranas ng paghihirap bilang isang tao hanggang sa kamatayan upang ang lahat ng kasalanan ay mapatawad at magkamit ng patawad ang bawat taong magsisisi sa kanyang mga nagawang kasalanan .

Ngayon ay araw ng linggo, unang araw sa ating Kalendariong cristiano, sa panahon ng  muling pagkabuhay ng nagngangalang  JesuCristo. Ito ay simula ng bagong buhay din ng mga nananalig sa kanya, at nagbigay kabuluhan kung anong ibig sabihin ang muling pagkabuhay ni Jesus na iginawad sa pamamagitan ng makapangyarihang gawa ng Dios.

Ang araw  na ito ay  naghatid  muli sa atin ng galak sapagkat ang kanyang pagkabuhay na muli, pagkatapos na siya ay namatay, ay upang isakatuparan lamang ang kalooban ng Dios at gustuhan, na bigyan ang lahat ng mga tao ng panibagong buhay. Ang magandang balita na ating natanggap sa pamamagitan ng muling pagkikita ni Jesus at Maria ay napakahalaga.

Una sa lahat upang ipabatid sa atin na ang hikbi, ang pagluha ni Maria ay sanhi ng kanyang pagdurusa at kalungkutan dahil nawalan siya ng isang tunay na kaibigan at mabuting guro sa buhay. Kayat ang Dios na bumangon, at nagbigay muli ng buhay kay Jesus ang siyang magbibigay ng consolasyon sa pagluluksa at paghihinagpis ng isang taong nasa gitna ng pagdurusa.

Si Maria ay isa sa mga halimbawa lamang ng isang taong nasa gitna ng mga problema sa buhay, ngunit ang araw ng pagdurusa ay lilipas/lumilipas, ang pangako ay matutupad, at may bagong araw na darating, at sisibol ang buhay at ilaw ng isang umaga. May bagong bukas pa na darating.(Naalala ba ninyo ang awit na may bukas pa ang…sa daigdig ay buhay ay ganyan..)

Sa pamamagitan ng istoryang ito ni Maria at Jesus ating mapapatunayan na ang isang suliranin ay magkakaroon ng kalutasan o kasagutan. Si Maria  ay isang babae rin na magbibigay ng halimbawa upang bigyan ng boses ang katarungan pangkalahatan. (Human Rights, equal rights among men and women, and human being).

Gunitain natin mga kapatid na bilang mga nanampalataya o nananalig sa Dios ang mga dalawang mga utos na mahalin natin ang Diyos ng buong puso, buong isip, buong sarili natin, at  ang ating kapwa tulad sa ating mga sarili.

Ating isapuso at isaisip na ang tamang pakikipagkapwa tao o pakikihalubilo, pakikisama sa ating kapwa ay dapat pare-pareho at walang pagtatangi.

Ang utos ni Jesus kay Maria na ihatid o ipabatid sa mga alagad na siya ay buhay at babalik siya sa ama, ito ay isang patotoo na sa harapan ng Dios tayo ay pare-pareho, maaring ibat-iba lamang ang ating mga tungkulin. Ang bawat –isa ay may magagawa para sa ikabubuti ng lahat dito sa mundo at sa iglesya.

Sa makatuwid ang mensahe ng buhay sa pagpapakita ni Jesus kay Maria ay naglalahad lamang ng katutuhanan na ang babae ay may kalayaan at nakalaang lugar  sa buhay ng mga tao at ito ay ang pagiging isang tagapagpahayag ng magandang balita. Siya ay mapapagkatiwalaan sapagkat inihahatid niya ang mabuting balita nagmula sa muling pagkabuhay ni JesuCristo.

Kung gayun ang mga babae ay may karapatan magsiwalat ng magandang balita at hindi lamang para sa  mga alagad na lalaki.

Ang mga babae ay may tungkulin sa lipunan, sa paghubog sa mga bata, eduksyon ng mga mag-aaral, at sa mga pamilya. Sa panahong ito, ang ating mga tungkulin bilang mga babae ay siyang nagpapatunay na hindi lamang tayo tigapag-alaga sa mga anak kundi may ibat-iba tayo tungkulin sa lipunan, sa iglesya, at sa tahanan.

Hindi lamang iisa ang ating magagawa kundi maraming bagay(multitasking).Tayo’y magalak dahil dumating na ang panahon na ating nalaman na ang tao ay may pagbabago at yaon ay aral para sa ating lahat. Ang paanyaya ni JesuCristo na imulat natin ang ating mga mata sa katutuhanan na tayo ay parang mga butil na pagnaitanim, tayo ay may oras na mabuhay  at mamatay, ngunit tayoy  patuloy na mabubuhay sa pamamagitan ng ating mga supling. Ang buhay na galing sa Diyos ay may taglay na kapangyarihan na kailanman hindi mamamatay pag itoy itinatanim sa matabang  lupa o pusong matapat.

Sumainyo nawa ang pagpapala ng poong Maykapal.

Maligayang pagkabuhay na muli kay JesuCristo na ating panginoon!

Praise the Lord halleluah! Purihin ang Panginoon. Amen

 

Ascoltiamo ora l’istituzione della Cena del Signore secondo l’apostolo Paolo:

Istituzione:

Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».

Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me».

Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

(1 Corinzi 11,23-26)

 

Rendiamo grazie a Dio per Gesù Cristo nostro Signore benedetto:

Colui che non ha conosciuto peccato è stato fatto peccato per noi.

 

 

Frazione

IL PANE CHE SPEZZIAMO

È LA COMUNIONE CON IL CORPO DI CRISTO

CHE È STATO DATO PER NOI

 

Ang tinapay na ating pinaghati-hatian

ay tanda ng ating pagkakaisa sa katawan ni Cristo.

(Nome …Gesù è risorto per te e per me)

 

IL CALICE DELLA BENEDIZIONE

PER IL QUALE RENDIAMO GRAZIE

È LA COMUNIONE CON IL SANGUE DI CRISTO

CHE È STATO VERSATO PER NOI

 Ang kopa ng basbas

dahilan  ng  ating pagpapasalamat

ay tanda ng ating pagkakaisa sa dugong ibihos ni Cristo sa krus.

(Nome…Gesù è risorto per te e per me)

 

 

Brano musicale “Prech’Egli vive/ Because he lives”

 

Care e cari, il messaggio della resurrezione  di Gesù per me in questo tempo dell’emergenza di corona virus COVID- 19 che mi lascia come un richiamo per noi esseri umani sono i seguenti:

– Che possiamo riconoscere e rinnovare per noi stessi il valore della nostra propria vita, che comincia con la dichiarazione di prendersi cura di noi stessi, ma anche degli altri.

– Che veramente i ricchi possano donare i loro soldi per la ricerca corrisposto alla  cura per questa malattia che porta alla distruzione della vita.

– che noi cristiani potremo rinascere, e che portiamo noi stessi al servizio dell’annuncio della parola di vita che Dio si era impegnato a farci capire .

 

Preghiera di intercessione:

 

Dio nostro, ti ringraziamo, perché tuo Figlio Gesù è stato il nostro ospite.

Ti ringraziamo, del perdono e della  pace nel suo nome.

Ti ringraziamo, perché tu dai ai nostri pensieri un’altra direzione.

Ti ringraziamo, perché tu ci dimostri cosa è veramente importante nella nostra vita.

Vorremmo poter comunicare la pace e la calma di questo momento al nostro mondo afflitto ed irrequieto.

Vorremmo poter trasmettere la nostra comunione con te ogni giorno, anche quando siamo immersi nei nostri problemi quotidiani.

Sappiamo che in questi tentativi tu sei con noi; per questo, Signore, ti ringraziamo.

Dio nostro, in Gesù hai dato speranza a questo mondo scosso da guerre, violenze e ingiustizia. In Gesù hai dato una guida che conduce il mondo verso il tuo regno, dove tutte le ferite saranno risanate, dove tutte le malattie saranno guarite. Fa’ che il nostro modo di vivere sia una testimonianza credibile e convincente di questa speranza e di questa guida. Il tuo Spirito ci spinga a costruire la comunità del tuo amore solidale, dove il sofferente può ritrovare forza, l’oppresso può essere liberato, il disperato può rialzare il suo volto.

Confidando in questo ti preghiamo ora tutti insieme come Gesù ci ha insegnato:

Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga il tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non esporci alla tentazione ma liberaci dal male. Tuo è il Regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen

 

 

Benedizione

La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo restino a tutti noi, ora e sempre.

 

 

 

Brano musicale “I surrender all/Voglio tutto abbandonare”

 

Il Cristo vivente è con noi e con tutta l’umanità, tutti i giorni fino alla fine dell’età presente. Amen.

 

Buona Pasqua!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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