Al nostro culto si può venire liberamente: entrate senza problemi anche se dovesse essere già iniziato; se volete seguire i canti, prendete un innario dal tavolino oppure dagli appositi scaffali, Non abbiamo problemi ad avere ospiti; anzi, ci fa piacere.
Lo svolgimento del culto (la liturgia)La liturgia è composta dalle seguenti parti: l’invocazionedella presenza del Signore, con una breve lettura biblica, una preghiera e un canto; la confessione di peccato, con una lettura che invita a confessare il proprio peccato personalmente di fronte al Signore, quindi una preghiera, prima silenziosa e personale, quindi fatta dal pastore ad alta voce. Segue un inno di confessione. Ora viene annunciato, sulla base di un passo biblico, il perdono di Dio, e dunque si canta un altro inno, questa volta di lode e ringraziamento al Signore.
A questo punto vengono le letture, in genere due, una dall’Antico e una dal Nuovo Testamento. Un’altra preghiera e un inno, poi il sermone, che per noi protestanti è il cuore del culto: l’annuncio e l’ascolto della parola di Dio. Seguiranno un altro inno, le comunicazionisulla vita della chiesa, la raccolta delle offerte e una preghiera di intercessione (che la comunità riunita fa per chi non è presente) che si chiude col Padre Nostro e un altro inno. Chiude il culto labenedizione finale. Generalmente ogni due mesi si celebra anche la Santa Cena, detta anche comunione, con il pane e il vino secondo l’istituzione di Gesù. Essa è aperta a tutti coloro che vi vogliono partecipare con consapevolezza, fede e ringraziamento per questo dono di Dio.
A questo punto il culto è finito. Vi ringraziamo di aver partecipato con noi a questo momento e speriamo di rivedervi ancora altre volte!
Il luogo di cultoNoterete che nella nostra chiesa non ci sono statue o oggetti sacri, per rispettare il comandamento di Deuteronomio 5:8 Non farti scultura, immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sopra la terra. Non vi è l’altare, perché il sacrificio di Cristo è stato compiuto una sola volta sulla croce ed è irripetibile. Non c’è il tabernacolo, perché il pane ed il vino non sono materialmente il corpo e il sangue di Cristo, ma lo sono solo simbolicamente e la presenza di Cristo nella sua Santa Cena è spirituale e non corporale. Non ci sono sacerdoti, perché non c’è una categoria di persone che esclusivamente possono annunciare il perdono in Cristo:- questo è un compito affidato a tutti i credenti.
La nostra chiesa è, molto semplicemente, il luogo in cui una comunità di fratelli e di sorelle s’incontrano per ascoltare la parola di Dio, per vivere nello Spirito il suo annuncio, per cercare la sua guida e per cantare le sue lodi: dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro (Matteo 18:20). Per noi, dunque, non esiste un “luogo sacro”, dove la presenza di Dio sia più forte che altrove, Qualunque luogo dove sia predicata rettamente la sua Parola diventa sacro per la presenza del suo Spirito, tale resta solamente tanto quanto la predicazione va avanti.
Il significato del nostro culto
A differenza del culto cattolico, in quello protestante il centro dell’attenzione è rivolto, anziché alla celebrazione dell’eucarestia, all’annuncio della Parola di Dio. Per noi è nel momento in cui la parola scritta della Bibbia diventa parola parlata, annunciata. Per noi il culto è il momento principale, ma non esclusivo, di questo annuncio, che deve, infatti, essere parte integrante della vita personale di ciascun credente. Ma annunciare l’evangelo significa anche lodare il Signore per il dono che ci ha fatto, quindi il culto è anche un momento di lode, di ringraziamento della comunità dei credenti a Dio per il dono che ci ha fatto in Gesù Cristo. La lode si
esprime principalmente nel canto e nella preghiera della comunità. Un terzo elemento del culto è quello della formazione. Noi crediamo che nella vita l’incontro con Dio non si gioca tanto su un’illuminazione improvvisa quanto, piuttosto, su una progressiva crescita e maturazione spirituale, che avviene necessariamente nello studio quotidiano con la Parola del Signore: il culto è il momento culmine di una lettura e riflessione giornaliera e personale della Parola. Vorremmo sottolineare ancora un elemento fondamentale del nostro culto. In settimana ognuno di noi ha le sue occupazioni, ha la sua vita di fede personale e familiare, rende la sua
testimonianza, magari partecipa ad alcune attività di chiesa come lo Studio Biblico o la corale… Ma è solo al momento del culto domenicale che può incontrare tutta la comunità riunita, che può non soltanto scambiare con gli altri quello che abbiamo appena detto sopra, ma può anche, molto semplicemente, sentire di far parte di una comunità, di avere dei fratelli e delle sorelle con cui scambiarsi le impressioni del culto, i problemi della settimana, coi quali pianificare nuove attività… Insomma, il culto è il momento in cui tutta la comunità si raccoglie e si ritrova intorno alla parola di Dio, in cui si può vedere con gli occhi il popolo di Dio riunito insieme, sentire la sua gioia e la sua volontà di testimoniare al mondo la gioia per il dono di grazia ricevuto in Cristo Gesù.