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Sinodo, la quarta giornata

La quarta giornata sinodale si apre con il cultino. La parola chiave di oggi: figli di Dio
La domanda “Chi siamo?” attraversa i tempi e le culture: dall’iscrizione del Tempio di Apollo a Delfi (Conosci te stesso) all’ode di Pindaro (diventa ciò che sei, avendolo appreso) all’osservazione di sartre sul cameriere che non “è “ ma “fa” il cameriere, al Sl 8 (chi è l’uomo perché tu te ne curi?) a Gal. 4, 6-7 (tu non sei più servo ma figlio). Differenza tra essere e fare. Fragilità dell’uomo. Nella dimensione della natura noi siamo creature come tutto ciò che è creato, ma nella dimensione della storia siamo figli di Dio.

La sessione dei lavori inizia con la relazione del decano della Facoltà Valdese di Teologia sulle attività e prospettive della nostra Facoltà. Andamento degli studenti, i progetti in entrata e in uscita Erasmus, il master interculturale con ricadute positive sulle nostre chiese, le finanze ecc.

Ampio dibattito, attento e puntuale. Tutti concordano sulla grande offerta formativa e accademica che offre la nostra facoltà sia per i candidati al pastorato sia per coloro che ricercano una formazione biblica e teologica

L’analisi e la discussione prosegue sull’operato dell’ufficio otto per mille e l’approvazione dell’operato.

Nel pomeriggio, dopo l’approvazione di alcuni ordini del giorno sulla CSD e su alcune situazioni locali, si discute la situazione sullo schema di una liturgia comune battesimale comune elaborata dal primo distretto e dalla diocesi di Pinerolo. Il Sinodo viene informato che la proposta di liturgia, purtroppo, è stata bloccata e rigettata da Roma.

Si passa alla votazione dei due documenti BMV il primo sul fine vita è il secondo sull’ecumenismo. Documenti che non rappresenteranno la posizione ufficiale  della chiesa , ma autorevoli orientamenti.

 

La conferenza del III distretto su razzismo

Atto 11. La Conferenza del III Distretto delle chiese metodiste e valdesi, riunite a Casa Cares (Reggello) il 15-17 giugno 2018

– Dichiara la propria sofferenza e preoccupazione per il clima di chiusura, razzismo e discriminazione che cresce nel nostro paese e per la costruzione della paura nei confronti dell’”altro/a” (siano essi migranti, stranieri, detenuti, appartenenti alla comunità LGBT, Rom, Sinti e Camminanti e chiunque venga stigmatizzato sulla base del colore della pelle, dell’orientamento sessuale, del ceto sociale, della salute psicofisica);
– Esprime la propria solidarietà verso tutti e tutte coloro che ne sono vittime, in particolare nei confronti dei migranti e delle vittime di tratta, che vengano criminalizzati e rifiutati dal Governo Italiano;
– Denuncia la chiusura dei porti e i respingimenti in mare come contrari al diritto umanitarioe allo spirito di accoglienza che proviene dall’Evangelo;
– Sostiene il lavoro di quanti e quante operano in favore di un’accoglienza solidale, dignitosa e inclusiva anche all’interno delle nostre chiese e della nostra diaconia;
– Invita le chiese del Distretto ad aprire i propri spazi e le proprie strutture, in collaborazione con la Diaconia Valdese, costruendo progetti di accoglienza secondo la vocazione ad essere comunità profetiche;
– Invita le chiese a vigilare sulla difesa dei diritti umani, in particolare delle fasce più fragili della società

Deut. 16:19-20: Non farai violenza al diritto […] La giustizia e solo la giustizia seguirai […].