Rinnovamento del patto

Care sorelle e cari fratelli nel Signore, Buon Anno del 2018.

Oggi avete avuto il foglio dell’ordine del culto e anche un segnalibro.

La parola  segnalibro dice già tutto.  Questo serve proprio per segnare  dove ci siamo fermati  quando leggiamo un libro ed è  utilissimo per trovare la pagina da cui riprendere la lettura.

Come vediamo,  penso che questo cartoncino rigido sia  anche utile per noi, oggi, per il messaggio(la promessa che dichiareremo insieme fra un istante)  che vi è da  un lato e l’immagine  dall’altro.   Ci ricorda in quel giorno preciso, l’impegno  che siamo chiamati a compiere e svolgere tutta la nostra vita come credenti cristiani in Dio.

Oggi, per questo nuovo anno,  la comunità metodista di via XX settembre, che è la nostra, ha voluto regalarvi questo oggetto per marcare questo primo giorno in cui rinnoviamo il patto nostro con Dio. L’immagine della vite e dei suoi frutti è fondamentale. Le radici, la vite, i tralci e i frutti di questa pianta possiamo paragonarli alle persone. La vite e i suoi  frutti sono ben visibili, ma se guardate nella parte bassa  vedete le radici che sono sparse per ricevere l’alimentazione necessaria. La vite deve essere allora radicata bene, piantata bene così da poter crescere e dare i suoi frutti.  Ribadisco ancora, questa immagine con le radici, la vite, i tralci e i frutti  è fondamentale.  Tutte  e quattro queste parti   testimoniano l’amore di Dio per noi credenti in lui.  Gesù è come  la vite,  è una, è unica,  e noi siamo suoi tralci se dimoriamo in lui, e a sua volta daremo anche frutti. A noi questa immagine è ben nota  perché nel vangelo di Giovanni, ciò che abbiamo letto poco fa, Gesù  è descritto come la vite e questo  versetto/brano  ci è molto familiare.

Giovanni  ha testimoniato che Gesù ha detto <<Io sono la vite voi siete i tralci…Gesù è la vite e noi siamo i suoi tralci>> Ci sono altre possibilità di interpretazione, ma oggi vorrei che noi ci  ricordassimo del nostro impegno comune.

Rinnovare il patto nostro con Dio, con le parole che leggiamo dietro a questo segnalibro significa che abbiamo un comune impegno di sostenerci gli uni gli altri. Proseguiamo quindi, questo impegno  perché come si legge  nel Vangelo di Matteo  nel giorno del giudizio saremo giudicati per quello che abbiamo fatto. 31 «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. 32 E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; 33 e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

 

34 Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; 36 fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”.

37 Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? 39 Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?” 40 E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. (Matteo 25,31-40)

La teologia del fare è il frutto dell’amore che abbiamo ricevuto. Dio, la radice, ci darà molto frutti che saranno  le nostre opere di bene.

 

Inoltre, è  bello rinnovare oggi questo impegno con i nostri fratelli e sorelle valdesi di piazza Cavour e di via IV novembre  e con tutti  gli ospiti nostri di altre denominazioni. Insieme abbiamo questi  impegni comuni da rinnovare, insieme dichiareremo  la  nostra promessa a Dio affinché Lui sia fedele e ci aiuti a compierla ancora in questi prossimi giorni.

 

 

Così anche oggi, questo nuovo anno è da vivere per poi essere raccontato. Io credo (noi crediamo) che un libro basato su fatti realmente  vissuti ha  impatto più forte per chi lo legge, come diciamo <<true to life>>/ tratto da una storia vera /tratto da una vita vissuta>>. Così, un nuovo capitolo ci aspetta. Che cosa  verrà scritto dipenderà  tutto da te, da me, da noi tutti.

 

 

Ricordiamo dunque in questa mattina questo segnalibro che quando è inserito in un libro divide e separa, il capitolo che è finito da quello successivo, come  l’anno passato del 2017 e il nuovo anno del 2018 che comincia.

Con questo messaggio, vi invito allora a rinnovare il nostro patto con il Signore da concretizzare nel nostro impegno quotidiano dovunque siamo.

Voglia il Signore rafforzare  la nostra volontà di impegnarci.

Ci alziamo in piedi.

 

Promessa d’ Impegno

Signore, io non appartengo più a me stesso, ma a te. Impegnami in ciò che vuoi, mettimi a fianco di chi vuoi; che io sia sempre tuo testimone, sia nella pienezza delle forze, sia quando le forze vengono meno, sia che io mi trovi nella gioia, sia che io mi trovi nel dolore. Liberamente e di pieno cuore mi sottopongo alla tua volontà e metto ogni cosa al tuo servizio. Tu sei il nostro Dio e noi siamo il tuo popolo. Amen

 

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