La casa sulla roccia

Care sorelle e cari fratelli nel Signore, sappiamo bene che la parabola è la forma di insegnamento a cui ricorre più spesso GESU’ e che  implica un paragone, una similitudine tratta dalla Natura o dalla vita quotidiana : con la sua vivezza di immagini e di contenuti concreti comprensibili a tutti,  la  parabola è atta a stimolare la riflessione nell’ascoltatore, il quale  partecipando attivamente al processo di comunicazione, deve sforzarsi di interpretarla.

In questa  parabola viene contrapposta l’opera di due uomini che hanno costruito la loro casa: il primo rivela un’intelligenza saggia e previdente, mentre il secondo  manca di qualsiasi riflessione e previsione del futuro, perciò è incapace di calcolare le  conseguenze dei propri atti. Per quanto riguarda la casa, l’attenzione non è richiamata sulla bellezza o sulla grandezza della costruzione, ma sulle fondamenta. Le fondamenta non si vedono,  nessuno le nota, eppure sono la parte più importante dell’edificio, perché sono esse a  stabilirne la stabilità e, quindi, la resistenza negli anni a venire.

Così è anche nella vita del credente: fondamentali sono i tempi di ascolto davanti alla  parola di DIO perché costituiscono il punto di partenza  del nostro cammino di fede.  Entrambi gli uomini della parabola ascoltano, così come entrambi aspirano a costruirsi una casa. La casa è il luogo della protezione, della sicurezza, del riposo e tutti desideriamo questi beni, perché ci assicurano un’esistenza più serena.

Infatti la casa non è semplicemente un luogo dove l’uomo si ripara; è anche luogo di relazioni dove coltivare i propri affetti ed è per questo che  GESU’ la prende come esempio per paragonarla all’esistenza umana. Notiamo che la contrapposizione tra saggi  e stolti  NON E’ NELL’ASCOLTARE,  MA NEL FARE!

Come già detto l’ascolto è il presupposto del fare: uno infatti agisce secondo la parola  che ha dentro, ma udire e non mettere in pratica, ci avverte GESU’ con la sua  parabola, è comportarsi come lo stolto che ha edificato la sua casa sulla sabbia: la sua  fatica è stata vana, perché la costruzione non ha retto alla furia del vento, della  pioggia, dei torrenti ed è crollata.

Lo stolto ha ascoltato, ma non ha recepito il messaggio evangelico, perché non c’è  stata in lui vera condivisione dei valori trasmessi, né conversione effettiva, perciò il  suo ascolto è stato sterile, inutile. Abbiamo infatti letto ai versetti  20-21“VOI  LI  RICONOSCERETE  DUNQUE  DAI  LORO  FRUTTI. NON CHIUNQUE  MI  DICE : SIGNORE, SIGNORE, ENTRERA’ NEL REGNO DEI CIELI, MA CHI FA LA VOLONTA’DEL PADRE  MIO CHE E’ NEI CIELI ”

L’uomo saggio è invece colui che costruisce sulla roccia: sa bene che sarà molto faticoso scavare  nella pietra, ma sa anche che quelle fondamenta sono solide e irremovibili. Chi costruisce così la sua vita è il credente che non si limita ad ascoltare  la PAROLA,  ma la medita, la condivide e poi la mette in pratica. Questa è vera SAGGEZZA. Ecco perché GESU’ parla di un fondamento su cui  si può far poggiare ed edificare l’esistenza e lo dice con chiarezza:” CHIUNQUE ASCOLTA QUESTE MIE PAROLE E LE METTE IN PRATICA E’SIMILE A UN UOMO SAGGIO CHE HA EDIFICATO LA SUA CASA SULLA ROCCIA”. Costruire la casa sulla roccia significa costruire la nostra esistenza su DIO: EGLI  E’ LA ROCCIA ! la roccia è uno dei simboli preferiti dalla Bibbia per parlare di DIO; ad esempio leggiamo in ISAIA 26,4: ” IL NOSTRO DIO E’ UNA ROCCIA  ETERNA”. Come per scavare  le fondamenta per piantare la casa sulla roccia, occorrono forza, tenacia, sacrificio, così per penetrare nel vero significato della parola di CRISTO, bisogna avere la pazienza e la costanza di leggere, meditare, riflettere, ascoltare, le parole del Vangelo, per attuarle poi nella vita.

SORELLE e FRATELLI che cosa significa per noi costruire la nostra esistenza sulla roccia? E’ fare uso della nostra libertà alla luce dell’insegnamento che abbiamo ricevuto dal SIGNORE e quindi fare progetti lasciandoci guidare dal soffio delicato, ma nello stesso tempo potente, dello SPIRITO SANTO.

Per quanto riguarda gli agenti esterni , non ci sono sostanziali differenze tra le due case di cui parla GESU’, perché in entrambi i casi la pioggia battente, i venti impetuosi, lo straripamento di fiumi non risparmiano le due costruzioni.  Il Signore  sembra dirci che la vita non fa sconti a nessuno, perché, anche se ci sono alcuni molto  più fortunati di altri, prima o poi arriva per tutti la difficoltà della malattia, il  fallimento dei progetti che si sperava di realizzare; capita che l’imprevisto ribalti tutto e i venti contrari della sfiducia, dei tradimenti ci rendano fragili, poiché sono crollate le nostre difese.  Ma anche nei momenti più bui il credente che ha fondato la sua esistenza sul SIGNORE, sa di poter contare sul suo aiuto e che non sarà abbandonato di fronte al male: riceverà la forza necessaria che lo SPIRITO CONSOLATORE  manda in soccorso a colui che lo invoca nelle avversità.

Questa parabola del Vangelo di Matteo si trova al capitolo 7, ma fa riferimento a quanto GESU’ afferma a partire dal capitolo 5: è il famoso  SERMONE  SUL  MONTE, in cui vengono annunciate le BEATITUDINI che danno accesso al REGNO DEI CIELI e gli ammaestramenti su cui GESU’ imposta il progetto di vita del vero discepolo. Se siamo capaci di essere miti, assetati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace, disposti a perdonare, mettiamo in pratica nei nostri comportamenti  quotidiani, la nuova LEGGE dell’AMORE che ci ha lasciato il nostro SALVATORE.

EGLI si china costantemente sulle nostre ferite per guarirle, così come EGLI, mosso  da profonda compassione, guariva i ciechi, i paralitici, i lebbrosi e tutti gli infermi che  imploravano il suo aiuto. GESU’ mostrava  concretamente a coloro che lo seguivano, come  le SUE PAROLE ERANO SEMPRE CONFERMATE DAI FATTI! Al suo ”DIRE” corrispondeva  il  suo “FARE”. Dava l’ESEMPIO come VERO MAESTRO!

Preghiamo allora perché ciascuno di noi ascolti e metta a frutto la PAROLA del SIGNORE, affinché possiamo resistere alle inevitabili prove e fatiche della vita. Amen

past. Joylin Galapon

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