Culto di Pentecoste 31 maggio 2020

Preludio: Seek ye first

31Invocazione: (Invochiamo la presenza del Signore)

 

Vieni Spirito Santo

Vieni Spirito Santo, tu che istruisci gli umili e giudichi gli arroganti.

Vieni, speranza dei poveri, conforto di chi è disperato, salvatore dei naufraghi…

Vieni, ornamento splendido di tutti i viventi, unica salvezza di tutti i mortali.

Vieni Spirito Santo, abbi pietà di noi, ricolma della tua forza il nostro vuoto,

rispondi alla nostra debolezza con la pienezza della tua grazia.

Vieni Spirito Santo, rinnova l’intero creato.

Dal Messaggio finale della VII Assemblea

del Consiglio Ecumenico delle Chiese

(Canberra 1991)

 

Avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:

i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,

i vostri vecchi faranno dei sogni,

i vostri giovani avranno delle visioni.

(Gioele 2,28)

 

Preghiamo:

Signore, ti benediciamo perché dai e conservi la vita al mondo,

perché ci ami e ci fortifichi.

Tu ci hai dato il tuo Figlio, Salvatore del mondo,

che ha condiviso la nostra vita,

ci ha manifestato il tuo amore

e ci ha guariti dai nostri mali.

Con il tuo Spirito ci rendi liberi,

ci mandi nel mondo, fai abitare la pace nelle nostre vite.

Vieni, Spirito del Signore,

rendici aperti gli uni verso gli altri,

rinnova la nostra fede, la nostra preghiera, il nostro impegno,

così come hai promesso di rinnovare tutta la terra. Amen.

 

 

Confessione di fede(Dal libretto ecumenico di Pentecoste “IO celebro A casa” )

 

Credo in Dio e nel mondo da Lui amato

Credo che l’umanità e l’universo siano nati dal desiderio divino

e che ogni creatura sia tessuta di vita buona.

Credo che le nostre esistenze e quelle dell’intero mondo siano accompagnate ogni giorno dalla cura e l’amore di Dio.

Il suo spirito è la coperta di bene che ci ha avvolto e riscaldato fin dai primi vagiti.

Credo in un Dio che fa il tifo per i suoi figli e le sue figlie e che ci sogna liberi e felici, responsabili e gioiosi.

Un Dio che ci educa alla condivisione e alla cura per trasformare il mondo in un luogo ospitale dove ognuno possa sentirsi a casa.

Dio conosce il cuore umano, terra rigogliosa e insieme steppa desolata di egoismo. E ci chiama a riscoprirci contadini così che il deserto del nostro cuore torni a fiorire e dare buoni frutti. Perché quando fiorisce il nostro cuore fiorisce il mondo intorno a noi.

Credo in un Dio innamorato dei propri figli e figlie, un Dio capace di vedere in tutti noi la bellezza che non sappiamo più scorgere.

Dio lo sa: siamo creature fragili; e se ci ammaliamo, eccolo accanto a noi che veglia le nostre notti agitate.

Dio lo sa: siamo creature incostanti; e se sbagliamo, e se cadiamo, se facciamo del male e ci facciamo male, non ci inchioda al nostro errore, non si allontana da noi, ci aiuta invece a rialzarci e ci sussurra: provaci ancora.

Credo nella capacità umana di ricominciare: questa viene dallo Spirito di Dio.

Essa è il ritmo che custodisce la vita, dopo averla generata. È la tenacia che ci fa resistere nella tempesta. È aria pulita da inalare quando i polmoni soccombono.

Dio ci parla nelle Scritture antiche, negli accadimenti storici, negli incontri e nei gesti intorno a noi. La sua voce comunica, canta e grida nell’intero creato; e il suono del suo Spirito ce la fa udire.

E se a volte Dio tace, o perché rimane in silenzio o perché noi non sappiamo udirne la voce, non è per sempre. Amen.

 

Inno 119 “Spirito del Signore”

 

 

 

Sermone: Ezechiele 37,1-14

Il testo della predicazione è tratto dal libro del profeta Ezechiele al cap. 37 versetti da 1 a 14. Io e Rowena lo leggiamo alternandoci secondo i personaggi.

 

P: La mano del SIGNORE fu sopra di me e il SIGNORE mi trasportò mediante lo Spirito e mi depose in mezzo a una valle piena d’ossa. Mi fece passare presso di esse, tutt’attorno; ecco erano numerosissime sulla superficie della valle, ed erano anche molto secche. Mi disse:

 

R: «Figlio d’uomo, queste ossa potrebbero rivivere?»

 

P: E io risposi: «Signore, DIO, tu lo sai». Egli mi disse:

 

R: «Profetizza su queste ossa, e di’ loro:

“Ossa secche, ascoltate la parola del SIGNORE!” Così dice il Signore, DIO, a queste ossa: “Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete; metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi lo spirito, e rivivrete; e conoscerete che io sono il SIGNORE”».

 

P: Io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un movimento: le ossa si accostarono le une alle altre. Io guardai, ed ecco venire su di esse dei muscoli, crescervi la carne, e la pelle ricoprirle; ma non c’era in esse nessuno spirito. Allora egli mi disse:

 

R: «Profetizza allo Spirito, profetizza figlio d’uomo, e di’ allo Spirito: Così parla il Signore, DIO: “Vieni dai quattro venti, o Spirito, soffia su questi uccisi, e fa’ che rivivano!”».

 

P: Io profetizzai, come egli mi aveva comandato, e lo Spirito entrò in essi: tornarono alla vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, grandissimo. Egli mi disse:

 

R: «Figlio d’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi dicono: “Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti!”  Perciò, profetizza e di’ loro: Così parla il Signore, DIO: “Ecco, io aprirò le vostre tombe, vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d’Israele. Voi conoscerete che io sono il SIGNORE, quando aprirò le vostre tombe e vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! E metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, il SIGNORE, ho parlato e ho messo la cosa in atto”, dice il SIGNORE».

 

Inno 393 Spirit of the living God, fall afresh on me/Spirito del Dio vivente, ricomincia da capo.

Spirit of the living God, fall afresh on me.

Spirit of the living God, fall afresh on me.

Melt me, mold me, fill me, use me.

Spirit of the living God, fall afresh on me.

 

Spirito del Dio vivente, ricomincia da capo.

Spirito del Dio vivente, ricomincia da capo.

Scioglimi, plasmami, riempimi, usami.

Spirito del Dio vivente, ricomincia da capo.

 

La visione di Ezechiele

Care e cari,

Questa mattina immaginiamo di essere tutti in un luogo, laddove siamo raccolti insieme come una comunità, e davanti a noi c’è il predicatore, chiamato Ezechiele (il figlio dell’uomo), che sta parlando con Dio. Noi che siamo in vita, che percepiamo il respiro, ciascuno e ciascuna con il proprio corpo e volto, assistiamo e ascoltiamo, da una parte, la loro conversazione davanti a un gruppo di israeliti senza vita, morti da anni ed irriconoscibili: senza muscolo, senza volto, senza pelle, soltanto delle ossa secche. La scena si conclude attraverso le aperture delle tombe uno dopo l’altro e il ritorno in vita del popolo d’Israele. Uno scenario che ha come punto focale il ritorno in vita, dopo la morte, grazie all’opera dello Spirito di Dio e la possibilità di poter iniziare un nuovo cammino, un percorso con il Dio Spirito.

La visione del profeta, in cui è avvenuta sia la risurrezione sia il ristabilimento dei morti, ci rassicura che Dio vive in noi con un rapporto continuo e circolare, senza fine. Lo Spirito è ora sceso dal cielo e si muove in maniera circolare. Gli uomini e le donne che vivono e muoiono, a suo tempo riacquisiranno la vita sempre tramite l’opera dello Spirito.  L’essere dello Spirito che si sente come un rumore arriva a ciascuno e ciascuna, e a noi, capace di muovere le nostre ossa, di creare muscoli, di coprire tutto con la pelle che definisce l’aspetto totalizzante di un uomo vivente.

Dio ha posto a Ezechiele questa domanda: <<Queste ossa potrebbero rivivere?>> Egli ha risposto al Signore: <<Signore Dio, tu lo sai>>. Questa risposta del profeta allude che il potere di Dio si estende anche sul regno delle morte. Ricordiamo la prima lettera di Paolo alla comunità di Corinto al capitolo 15 secondo il quale scrive che avverrà la risurrezione dei morti. L’apostolo spiega alla comunità che coloro che hanno creduto rivivranno e avranno vita dopo la morte, risorgeranno come lo è stato per Gesù.

Leggiamo nella 1 Corinzi 15,12 ss. La risurrezione dai morti

“Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni tra voi dicono che non c’è risurrezione dei morti? Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato; e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede. Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano. Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; e se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. Anche quelli che sono morti in Cristo sono dunque periti. Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti.  Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. Poiché bisogna che egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte. Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa ne è eccettuato. Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti”.

Il profeta Ezechiele e l’apostolo Paolo avevano annunciato la risurrezione dei morti, ci sarà la seconda vita senza più morti a coloro che credono in Dio perché vive in eterno.

Il Signore dunque parla e agisce per farsi conoscere, concludendo il Suo messaggio con Ezechiele con: “così mi conoscerete”, proprio perché per chi lo ha conosciuto possa diventare un testimone delle Sue opere di vita.  Il profeta parla, predica e profetizza alla comunità dei morti. Egli ha invocato lo Spirito che è arrivato come un suono rumoroso. Come è stato testimoniato nel giorno della pentecoste che è accaduta in una comunità negli atti degli apostoli :<<Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano sedute>> (Atti 2,2).

 

Dio si è mosso in molti modi, e numerosi sono le potenti opere di Dio che mi vengono in mente:  In Giovanni 3, osserviamo che lo Spirito di Dio opera a partire dalla profondità dell’uomo vecchio Nicodemo. Gesù nel pozzo ha parlato dell’acqua viva alla donna samaritana. (cfr. Gv.4. )Abbevera le ossa secche di acqua e dello spirito di vita. Anche la testimonianza della parola nel battesimo per mezzo dell’acqua e quello del fuoco che sono per noi una dimostrazione e una testimonianza della volontà di Dio. L’acqua serve nel battesimo per la purificazione, il lavacro, e nel battesimo per immersione si compie il gesto di “annegare” il peccato (il peccato è cancellato) e l’uscita fuori dall’acqua è un segno della rinascita che sommando tutto capiamo la grazia rivelata e donata a noi che crediamo da Dio. Infine tra il racconto della creazione dell’uomo nel libro della Genesi e questo testo possiamo fare un parallelismo: Dio ha creato l’uomo attraverso la polvere, a cui ha dato la forma e l’alito vivente, diversamente dal libro del profeta Ezechiele e nonostante l’agente sia sempre Dio, è stato l’opera dello Spirito a generare un corpo fisico. Tutti e due sono Dio: Creatore e Spirito, creatori dell’uomo, e Ezechiele, che è un uomo, diventa il predicatore della vita attraverso le sue esperienze di fede. L’opera dello Spirito di Dio è potente.

 

In questa settimana ho fatto delle telefonate ad alcuni dei nostri fratelli e alcune delle nostre sorelle per sapere come stanno, come vivono queste giornate di isolamento. Molti a causa della loro condizione di salute non si sentono di uscire se non per andare a comprare da mangiare. Ma mi ha fatto piacere sentire una di loro che con la sua amica stanno già pensando al nostro prossimo bazar non per portare qui qualcosa delle cose che hanno, che vogliano eliminare, ma per portare una coperta matrimoniale fatto da loro, formato da buone stoffe colorate unite con l’uncinetto. La nostra vita è cambiata nei tempi del coronavirus, ma una delle cose positive che sta succedendo è che stiamo imparando a ricreare, reinventare, fare cose nuove che ci sono già, ritoccandole e rimodellandole, trovando il senso delle cose a partire da noi stessi e trasformandoci al meglio.

Una dice anche che aspetta con ansia di venire in chiesa anche solo per vederci riuniti ad ascoltare la parola. Ci vedremo domenica 7 giugno, a Dio piacendo. Lo Spirito di Dio è in continuo movimento, rinnova la nostra esistenza, cambia la vita di ognuno e ognuna di noi, apre la nostra mente e converte il nostro cuore. Tutto questo grazie anche dalla nostra disponibilità di accettare la sua istruzione, il suo suggerimento. Lo Spirito di Dio lotta con noi, combatte per distruggere l’opera dello Spirito maligno. Come è stato con Gesù subito dopo il suo battesimo. Lo spirito di pace e quello di guerra sono in contrapposizione e purtroppo entrambi assumono l’essere umano, e lo investono secondo la propria volontà.

 

Considero molto la domanda di Dio al profeta Ezechiele e quella sua risposta: “Signore, Dio, tu lo sai”. Il nostro percorso di vita va male quando lasciamo lo Spirito maligno a suggerirci e imporci cosa fare, l’agire in maniera impulsiva ci impedisce di compiere le giuste scelte. Come nella nostra comunità attiva, dobbiamo sempre invocare il nome di Dio, che dimori in noi il suo Spirito, per farsi che non venga distrutta l’armonia della nostra comunione fraterna ogni volta che uno agisce malamente.

 

Ezechiele ha esperimentato una specie di estasi.  L’immagine che Dio l’ha rapito, portandolo sulla terra dove sono sepolti quelli che sono morti da tempo.  In questo luogo Ezechiele esperimenta un momento di incontro con il Signore che gli invita di enunciare una parola a queste ossa secche affinché possano rinascere.  Da un lato, oggi che celebriamo e commemoriamo l‘evento del dono dello Spirito, noi siamo degli spettatori e delle spettatrici di questa visione. In questo giorno facciamo festa perché tutti noi abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio che si rende testimone attraverso il profeta allora, che apre la nostra mente e il nostro cuore per ricevere questo lieto messaggio di vita eterna come dice anche il profeta Zaccaria: “<<non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio>> dice il Signore degli eserciti” Zaccaria 4,6.

Dio dona il suo Spirito per ridonare la vita a queste ossa, un corpo che permette di avere la capacità di alzarsi, così di nuovo si riconosce il popolo di Israele. “Finché c’è vita c’è speranza” È una espressione preziosa che riassume quanto vale la nostra esistenza: l’uomo vero non esiste se non spera in Lui che gli ha dato la vita. Ecco perché l’uomo è perduto se perde la speranza, si riduce a niente, si secca perché non ha quella sostanza vitale (la linfa) per poter stare in piedi e esistere in vita. “Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti!” dissero gli israeliti.

Cara comunità, care sorelle e cari fratelli nel Signore, oggi dichiariamo la nostra fede in Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo perché credendo alle sue parole e annunciandola come ci viene confermato dall’esperienza di Ezechiele, il nostro Dio si è rivelato. <<Sia che viviamo, sia che moriamo siamo del Signore>> dice l’apostolo Paolo che significa per noi si era proprio manifestato e rivelato nella sua pienezza.

In una comunità come la nostra viviamo e sentiamo tutti i giorni la fatica di affrontare i nostri impegni e le nostre responsabilità. Per come ora stiamo vivendo siamo simili a questa comunità di Israele. Ma proprio per questo motivo che la parola annunciata per noi oggi dal profeta Ezechiele ci fa sentire quella vita rinnovata, ricreata attraverso l’invocazione dello Spirito.

Gesù ha inaugurato la resurrezione dei morti, sappiamo che Egli è risorto, ora è dal Padre e con noi abbiamo il Consolatore e lo Spirito che finché viviamo Lui ci aprirà la mente e il cuore, viviamo la vita donata dal Dio Padre il creatore. La visione del profeta, l’immagine dei morti tornati in vita, raccontato da lui come quella esperienza del popolo della casa d’ Israele è per noi una parte del progetto di Dio vivente che dona vita, e dopo la morte la ridona. Il tempo di Dio con noi è quella vita vissuta da generazione a generazione. Il regno dei vivi e quello dei morti sono tuti e due suoi.

Nel Salmo 8,4-5 leggiamo:

“che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi”
Amen

Inno 323 “Spirit of the living God”

 

Spirit of the living God, fall afresh on me.

Spirit of the living God, fall afresh on me.

Melt me, mold me, fill me, use me.

Spirit of the living God, fall afresh on me.

 

 

CENA DEL SIGNORE

 

Introduzione

Lo Spirito Santo, mediante il quale invochiamo Dio come Padre e che ci permette di dire: «Gesù è il Signore! », è anche lo Spirito di comunione, che ci lega gli uni agli altri. Per questo noi vogliamo oggi (nelle nostre dimore celebrare la Cena del Signore con i nostri cari e le nostre care.

 

Il pane che mangiamo e il vino che beviamo ci fanno riconoscere il Signore che si è donato a noi e a tutte le creature. Impariamo così a donare noi stessi, nella certezza che lo Spirito saprà trasformare la nostra debolezza rendendoci strumenti della sua azione.

 

Istituzione

Il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me.

Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo:

Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me.

Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

(1 Corinzi 11, 23-26)

Preghiamo:

Padre nostro, ti siamo riconoscenti per il dono dello Spirito.

Il tuo Spirito ha chiamato la chiesa alla vita e le ha permesso di portare nel mondo il buon annuncio della salvezza: la messe è stata grande, e donne e uomini di ogni gente, nazione, lingua hanno ricevuto l’Evangelo come una parola rivolta a loro, come la forza che trasforma tutta la loro vita.

Il tuo Spirito ci ha fatti nascere alla fede, all’amore, alla speranza.

Noi ti domandiamo di poter vivere nella comunione della chiesa universale, perché possiamo adoperarci alla sua testimonianza nel mondo e alla manifestazione della sua unità in Cristo.

Fa’ che possiamo tutti, fin da ora, sentirci uniti nella tua gioia e inneggiare alla tua gloria insieme con i credenti di ogni parte del mondo.

Nel nome di Gesù Cristo, il vivente, che è benedetto con te e con il tuo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

 

Invocazione dello Spirito Santo

Manda ora il tuo Spirito sulla chiesa perché mediante questo pane di vita e questo calice di grazia si realizzi la comunione di tutti i credenti e si rinnovi l’impegno a confessare nel mondo che Gesù Cristo è il Signore.

 

 

Invito

Il Signore dice:

Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.

(Apocalisse 3, 20)

 

Tutti quelli che riconoscono la sua voce, aprano la porta al Signore.

Frazione

IL PANE CHE SPEZZIAMO

È LA COMUNIONE CON IL CORPO DI CRISTO

CHE È STATO DATO PER NOI

(Lo Spirito del Signore sia con te)

 

IL CALICE DELLA BENEDIZIONE

PER IL QUALE RENDIAMO GRAZIE

È LA COMUNIONE CON IL SANGUE DI CRISTO

CHE È STATO VERSATO PER NOI

(Lo Spirito del Signore sia con te)

 

Rendimento di grazie [assemblea in piedi]

Ti rendiamo grazie, Signore. Nella luce dello Spirito tu ci permetti di guardarci gli uni gli altri, di guardare le tue creature con uno sguardo nuovo, il tuo sguardo.

Nella luce dello Spirito possiamo condividere le nostre gioie come le nostre ansie, i nostri progetti e le nostre delusioni, nell’attesa del tuo regno. Amen.

 

 

Inno 126 “O Spirito, fuoco del mondo”

 

 

Preghiera di Intercessione

Signore, nostro Dio, in questi giorni in cui tutto è così incerto, la debolezza del genere umano si rende sempre più evidente, e tutto sembra cospirare per aumentare le nostre solitudini, rinfranca tu, ti preghiamo, le nostre mani cadenti e le nostre ginocchia vacillanti. Raddrizza i passi di questo mondo e raddrizza i nostri, affinché possiamo resistere, comprendere meglio il valore della solidarietà  e viverla, anche e soprattutto in questi tempi così difficili. Illumina chi studia  per combattere il virus che sta colpendo questo mondo, e fa che impariamo a proteggerci gli uni con gli altri.

Tu ci conosci, sai quali sono le nostre attese e i nostri bisogni, e noi siamo certi che mediante la tua Parola ci risponderai.

Rendici capaci di rispondere a nostra volta alle tue attese; ricorda a noi tutti che tu ci inviti alla bella avventura della fede, che trasforma le nostre esistenze e ci guida alla pienezza della vita.

Signore, manda il tuo Spirito nel mondo, perché dia a ogni persona il coraggio di vivere una vera fraternità.

Signore, manda il tuo Spirito sulla chiesa, perché esso sia il fermento vivace dell’unità, l’ispiratore di ogni comunione.

Signore, manda il tuo Spirito su ciascuno di noi, perché ci renda audaci nell’annuncio dell’evangelo e ci dia la pace.

Confidando in questo ti preghiamo ora tutti insieme come Gesù ci ha insegnato:

Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome venga il tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non esporci alla tentazione ma liberaci dal male. Tuo è il Regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen

Benedizione

Venga lo Spirito di Dio su ognuno di noi,

per metterci in movimento e liberarci dalla paura.

Soffi su di noi lo Spirito di Dio

per darci la forza del vento

e la gioia e la speranza di chi opera per il Regno.

Venga lo Spirito di Dio su di noi

per guidarci all’unità e donarci la pace.

[Tutti:] Amen.

 

Buongiorno a tutte e a tutti.

 

Annunci

– Domenica 7 giugno riprenderanno i culti pubblici nel nostro tempio. Il culto continuerà a essere trasmesso anche nella pagina Facebook, sul sito e sul canale YouTube della chiesa. Rimaniamo in fraterna comunione con i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione.

– Prosegue il servizio di colazioni Breakfast Time ai senza fissa dimora. Stasera alle ore 21,00 ci sarà una riunione tra i membri di esso.

Join Zoom Meeting

https://us04web.zoom.us/j/72495466153?pwd=S2NydVBwTHcxWkVqakZMdWRpeEhSdz09

 

Meeting ID: 724 9546 6153

Password: 3fYdXz

 

– Culto ECI su zoom questa domenica alle 15:00.

Ecco qui il link:

https://us02web.zoom.us/j/930691684?pwd=Z1ZkZWZsaTNTMVYydkFPT0VYcG9VUT09

 

trovate le informazioni anche sulla pagina facebook dello zoomworship:

https://www.facebook.com/zoomworship

 

Liturgia Ecumenica di Pentecoste  : è stata preparata dai gruppi “insiemesullastessabarca” (Alessandro Cortesi, Andrea Grillo, Simone Morandini, Serena Noceti, Morena Baldacci),

dal movimento Pax Christi (Rosa Siciliano, Tonio dell’Olio, Massimo Feré), dai pastori Lidia Maggi, William Ulrike Jourdan.

 

Ci vedremo domenica prossima in chiesa di via XX settembre.

Postludio “ Seek ye first”

 

 

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