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Acqua e cambiamento climatico – Obiettivo 6: Acqua e servizi igienico sanitari

21 marzo – acqua e cambiamento climatico – Obiettivo 6: Acqua e servizi igienico sanitari

Scheda

Le alterazioni del ciclo dell’acqua sono il sintomo più evidente del cambiamento climatico.

La risorsa idrica è scarsa e sempre più preziosa: il 97,5% dell’acqua del nostro pianeta è salata e della parte rimanente i 2/3 sono ghiacciai. Purtroppo, le montagne e i ghiacciai di tutto il mondo non riescono più a stoccare e immagazzinare l’acqua per colpa della crisi climatica e questa situazione porterà in pochi anni ad una vera e propria emergenza idrica planetaria con quasi due miliardi di persone che moriranno di sete, letteralmente.

In accordo con le previsioni dell’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), la rapidità dello scioglimento dei ghiacci ai poli potrebbe portare a un innalzamento del livello dei mari che lascerebbe 400 milioni di persone esposte alle inondazioni costiere. E questo entro pochi decenni.

Si ritiene che il 2020 segnerà un nuovo primato negativo sul tema (le rilevazioni sono in corso). Il ghiaccio scioltosi in mare, infatti, è passato da 81 miliardi di tonnellate annue negli anni Novanta a 475 nel 2018. Dal 1994 al 2017 sono stati persi 28.000 miliardi di tonnellate di ghiaccio.

Antartide e Groenlandia sono le regioni del mondo più colpite da questo fenomeno.
Metà delle perdite è data dallo scioglimento del ghiaccio sulla terraferma (compresi 6.100 miliardi di tonnellate dei ghiacciai di montagna, 3.800 miliardi di tonnellate della Groenlandia e 2.500 miliardi di tonnellate della calotta antartica).
Queste perdite hanno determinato un innalzamento globale del livello dei mari pari a 35 millimetri. Si stima che per ogni innalzamento di un centimetro, circa un milione di persone rischi di dover migrare per abbandonare le regioni costiere che sono ad un basso livello dal mare.
Si riduce, dunque, lo stock di acqua dolce disponibile mentre il consumo antropico aumenta. Sembra che i consumi di acqua siano sestuplicati in un secolo.
L’agricoltura è di gran lunga il maggiore consumatore di acqua potabile: per irrigare i campi di tutto il mondo si utilizza il 69% del totale annuo e le Nazioni Unite ricordano che “con un aumento della temperatura media globale di soli 2 gradi centigradi, secondo le previsioni, tra 540 e 590 milioni di persone potrebbero ritrovarsi malnutrite”. Il tutto con possibili gravi ricadute anche dal punto di vista sanitario e di perdita di biodiversità.
Seguono l’industria, i trasporti, la produzione di energia a cui si aggiungono il consumo umano mondiale (con una popolazione di quasi 8 miliardi in aumento) e l’inquinamento che avvelena l’acqua.

Non tutta l’acqua dolce è potabile.
Attualmente l’87% della popolazione mondiale (pari a circa 5,9 miliardi di persone) accede a fonti di acqua potabile, mentre quasi il 39% (pari a oltre 2,6 miliardi di persone) non dispone di servizi igienico- sanitari di base.

Per questo l’acqua è oggetto di appetiti economici e di pressione verso la mercificazione non solo attraverso il mercato dell’imbottigliamento (si prevede che i ricavi nel segmento delle acque in bottiglia raggiungeranno i 306.444 milioni di dollari nel 2021. Il mercato dovrebbe crescere annualmente del 6,4% – CAGR 2021-2025), ma anche la gestione delle reti idriche, come è accaduto in Italia.

In Italia il Comitato per l’acqua pubblica ha posto al centro il tema della proprietà della gestione per le sue molte implicazioni, dal servizio, ai prezzi, al risparmio idrico, alla sua tutela come diritto universale.

La proprietà delle risorse idriche, superficiali e sotterranee, è sempre pubblica. La sua gestione, al contrario, può essere pubblica, privata o un misto delle due.
Ci sono sostanzialmente quattro tipologie di controllo:

  • la gestione diretta (i comuni gestiscono direttamente le risorse idriche e la loro erogazione) per il 12% della popolazione italiana;
  • le gestioni pubbliche (cioè realizzate da società a capitale interamente pubblico) per il 55% della popolazione;
  • le gestioni miste (cioè realizzate da società a capitale misto, pubblico e privato in cui la quota del pubblico sempre più esigua a causa del debito degli enti locali) per il 30% dei residenti
  • le gestioni affidate a società integralmente private per il 3% dell’utenza totale.

    In autunno 2020 ha iniziato a circolare la notizia che “l’oro blu” verrebbe quotato in borsa e scambiato nel mercato dei “futures” della Borsa di Wall Street come una qualsiasi merce e il Relatore Speciale dell’ONU sul diritto all’acqua, Pedro Arrojo-Agudo, ha espresso la propria grave preoccupazione. Per inciso, bisognerebbe domandarsi perché è socialmente accettato mercificare le materie prime, gli alimenti e la Terra stessa con la proprietà fondiaria.

    Riferimenti biblici

    “chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4,14)

    Meditazione: Matteo 6, 25-34

    “Infatti siamo noi tutti stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, giudei e greci, schiavi e liberi e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito” (I Corinzi 12,13)

    Quasi nessun altro elemento ha un significato simile alla narrazione della Bibbia ebraica e il Nuovo Testamento come l’acqua. L’acqua è all’inizio della Bibbia “e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque” (Gen. 1,2) e alla fine “… chi ha sete venga, chi vuole prenda in dono dell’acqua della vita” (Apocalisse 22,17).

    Quando la Bibbia parla dell’acqua, è sempre vivificante, rinfrescante, elemento purificante sia in senso reale che metaforico. Acqua significa fertilità e crescita (Salmo 104,10), essa è la benedizione di Dio dal cielo e dal basso dalla terra. L’acqua fresca della sorgente è un compendio della benedizione divina: il Signore mi nutre di un verde pascolo e mi guida lungo l’acqua dolce (Salmo 23,2).

    Dare pane e acqua sono i segni dell’ospitalità dei tempi antichi.
    Tuttavia, l’acqua nella vita quotidiana delle persone del Vicino Oriente è sempre legata all’esperienza della mancanza d’acqua. Il deserto come espressione di assenza e il mare come luogo minaccioso.
    L’eccesso di acqua è spesso pensato come un fatto collettivo.
    La storia del diluvio (Gen. 1,7) fa riflettere su come l’acqua possa essere elemento che distrugge tutta la vita. Nella memoria del popolo d’Israele l’azione salvifica di Dio è spesso associata al contenimento delle masse d’acqua.
    Nella storia del passaggio di Israele attraverso il Mar Rosso (Gen. 14) si racconta del pericolo imminente del morire di sete e dei rapporti sulla non meno pericolosa situazione di annegamento. L’acqua è o troppo poca o troppa. Ma Dio è lì per tutti nella giusta misura. La disponibilità per tutte le persone è l’immagine dei giardini irrigati e delle infinite fonti d’acqua descritti nel libro del profeta Isaia (Isaia 12,3; 58,11).
    E il Nuovo Testamento si colloca in questa tradizione di speranza.

Da quelli che credono in Gesù usciranno fiumi di acqua viva (Gv. 7,38).
Nel battesimo la purificazione si condensa e l’effetto di risparmio dell’acqua. La persona da battezzare è sommersa, sperimenta un pericolo di vita e risorge dall’acqua, purificata e salvata: vi battezzo con l’acqua, pentitevi, predica Giovanni Battista (Mt. 3,11).
Nel Nuovo Testamento Gesù è colui che calma la tempesta mortale sul mare di Galilea, salva i discepoli dall’annegamento. Si può camminare sull’acqua senza affondare (Mt. 14,22ss). L’elemento acqua domina nella Bibbia.
Gesù è colui che lava i piedi dei suoi discepoli (Gv. 13,1ss), un gesto che collega il tema della giustizia al potere purificante dell’acqua: nel rituale della lavanda dei piedi egli assume le sembianze di un servo (Fil. 2,7) e mostra solidarietà con tutti coloro che sono privati dei diritti civili.
Nel praticare un uso consapevole dell’acqua durante la Quaresima si rinnova la speranza: l’”acqua della vita” non si esaurirà mai e sarà disponibile ed equamente accessibile nella giusta misura per tutte le persone e tutti i viventi su questa Terra, senza siccità o alluvioni, nel compimento della promessa di una pienezza di vita.

Volker Rotthauwe Pastore per lo sviluppo sostenibile, Istituto per la Chiesa e la società della Chiesa evangelica della Westfalia

Preghiera
Una preghiera sul bordo di un lago

Ti guardo,
ascoltando la tua voce di lago che si oscura messaggio di milioni di anni fa.
Eri qui molto prima di me
un uccello dalle acque silenziose.

Sento un bambino che gioca
poco prima che sia ora di dormire
Vivrai qui
quando io e i miei amici non saremo più.

Guardo il lago, ora calmo la sera Acqua, senza di te non c’è vita Mi hai battezzato
tu, acqua pulita e limpida.

Ti guardo, betulla
Cresci e raggiungi l’acqua
Dai a me e a tutti gli altri esseri che respirano aria nuovo potere di vita.

Ti guardo, alta roccia dietro il cottage,
stai proteggendo chi si immerge, il bambino e la betulla,

dal vento che soffia dietro di te, questa parte dell’isola è serena.

Madre Terra, fratello vento, padre roccia,
mia sorella nell’acqua,
sei il corpo di Dio,
Corpo di Dio
che è nato fratello tuo e mio.

Che tu possa ancora vivere per milioni di anni roccia, padre mio, proteggi questo lago,
terra, madre mia, porta la vita che cresce, fratello mio, vento, soffia e rendi l’aria limpida,

Acqua, quando si fa sera, sostieni la vita, rimani pulita, fai rivivere il dono dello Spirito Santo
sorelle e fratelli e l’intera creazione.
Amen.

Ilkka Sipiläine (pastore in Finlandia)

Spunti per la discussione

Acqua virtuale è l’acqua utilizzata nella produzione di alimenti (e fibre) e beni di consumo non alimentari, compresa l’energia. Per esempio, per produrre una tonnellata di grano sono necessarie circa 1.300 tonnellate (metri cubi) di acqua mentre ne occorrono 16.000 tonnellate per produrre una tonnellata di manzo

L’acqua è un bene comune?
L’acqua è talmente preziosa che viene definita “oro blu” e potrebbe essere causa di guerre nei prossimi anni. Nonostante il pianeta ne sia ricoperto del 70%, solo lo 0,5% è acqua dolce utilizzabile per gli esseri umani, per l’agricoltura e per l’allevamento. Tuttavia, non tutti hanno pari accesso a questa risorsa, infatti l’Onu teme ondate migratorie di un miliardo di persone nei prossimi vent’anni, a causa della scarsità d’acqua.

Proposte di azioni

Lavare le stoviglie con l’acqua di cottura della pasta è un ottimo sgrassante che può essere usato insieme ai detersivi diminuendone, così, le quantità utilizzate.
Utilizza la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico. Effettuare lavaggi a pieno carico permette di risparmiare una notevole quantità di acqua. Per una famiglia “tipo” di tre persone è stato calcolato un risparmio di 8.200 litri all’anno.

Chiudere il rubinetto.
Lavarsi i denti o farsi la barba sono azioni quotidiane durante le quali lasciamo scorrere

l’acqua senza utilizzarla. Se tenessimo aperto il rubinetto solo per il tempo realmente utile per il prelievo dell’acqua effettivamente necessaria, potremmo risparmiare circa 2.500 litri di acqua

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