, ,

Ellen G. White

Pubblichiamo l’intervento di Franca Zucca su Ellen G. White, tenuto durante l’incontro “Prendere la Parola” del 7 aprile scorso.

 

DOVERI VERSO LA SOCIETA’

Presentare in modo esauriente la figura di questa donna è praticamente impossibile. Farlo richiederebbe molto tempo e il contesto di oggi pomeriggio non lo permette. Quindi ciò che presenterò saranno delle “pennellate”. Certi passaggi saranno necessariamente tagliati un po’ con l’accetta. Era doveroso per me fare questa premessa. Mi limiterò ad alcuni aspetti della vita di EGW che è stata cofondatrice del Movimento Avventista che, successivamente, prenderà il nome di Chiesa Avventista del 7° Giorno.

“Assidua studiosa della Bibbia, sentiva il bisogno di predicare e contribuire al bene dell’umanità. Viaggiò negli USA, in Australia e in Europa e scrisse oltre centomila pagine affrontando vari argomenti: dalla spiritualità, all’educazione, alla famiglia, al lavoro, ai giovani, alla salute, al problema della schiavitù, alla dignità delle donne. Affermò che ‘la donna dovrebbe occupare la posizione che Dio le ha assegnato all’origine, cioè essere l’ugualedell’uomo, non uguale a lui, ma con pari dignità. Insistette molto sulle influenze prenatali e sulla cura da riservare al benessere psicofisico delle future mamme. Fondò molte scuole, tutte egualmente aperte a ragazzi e a ragazze. Scrisse diversi libri, fondò seminari e diversi ospedali, tra cui il Loma Linda Sanitarium. Si adoperò per un stile di vita sano valorizzando le risorse naturali e un’alimentazione tendenzialmente vegetariana. Nel suo ultimo viaggio durato 5 mesi, a 82 anni, parlò in pubblico 72 volte in 27 luoghi diversi.”

UN PO’ DI BIOGRAFIA

Nasce a Gorham, nel Maine, il 26 novembre 1827. I suoi genitori, Robert ed Eunice erano membri della chiesa metodista episcopale dove avevano ricoperto dei ruoli di spicco lavorando per la conversione delle persone e per il consolidamento della Causa di Dio. Ebbero la gioia di vedere tutti i loro 8 figli convertirsi a Cristo.

A 9 anni ebbe un incidente gravissimo che condizionò la sua salute fisica per l’intera esistenza. Mentre camminava per una strada di Portland assieme alla sorella gemella e a una loro compagna di scuola, fu colpita al naso con un sasso lanciato da una ragazzina. Debilitata, debolissima,  rimase a letto per molte settimane ed era convinta di morire. Lo stato di salute non le permise più di frequentare la scuola.                                                                                                        Qualche cenno sulla sua famiglia di origine, anche per capire lo stile di vita che ha segnato Ellen. La serietà spirituale, l’attaccamento alla Bibbia, l’amore per la conoscenza, l’onestà, la laboriosità, il senso del dovere, ossia gli elementi centrali della migliore tradizione puritana, hanno orientato sul piano educativo questa grossa famiglia (8 figli). Ellen ebbe un’infanzia felice in una cornice famigliare severa ma giusta e amorevole.                                                                                                               Nel 1846 si sposa con il past. James White. Hanno 4 figli: Henry Nichols che morirà a 16 anni, James Edson, William, Herbert che morirà dopo alcuni mesi dalla nascita. Come madre, non è stata esente da sofferenze e da distacchi dolorosi.

Per 35 anni lei e il marito lavorarono insieme, infaticabili, in favore dell’opera avventista. Viaggiarono, predicarono, scrissero, organizzarono l’opera delle pubblicazioni, il sistema della gestione delle finanze della chiesa, l’organizzazione della Conferenza Generale (che è l’organo amministrativo della chiesa più elevato) e altro ancora. Nel 1881 muore il marito James. Nonostante il dolore per la perdita del suo compagno continua il lavoro iniziato con il marito. EGW è stata sicuramente un personaggio di spicco del movimento avventista delle origini. Con una sensibilità particolare ne fu l’ispiratrice e guida. Interessante notare che gli iniziatori, per così dire, del movimento avventista, erano tutti molto giovani. EGW è stata una donna come le altre, durante un secolo che non è stato il secolo delle donne. Non istruita, non ricca, non sempre in buona salute (come abbiamo detto prima), grazie al sostegno di Dio in cui credeva intensamente, poté essere accolta in una società dominata da uomini. Devo dire che gli esordi non furono facili neanche nella chiesa: era pur sempre una donna, per di più molto giovane, non le è stato facile farsi accettare. Scrisse moltissimo, nonostante il rammarico per non avere potuto istruirsi e non avere alcun titolo di studio. Era una lavoratrice instancabile: quando partecipava a un congresso le preparavano molte tappe intermedie e in ognuna riusciva a incoraggiare, correggere, promuovere.

IL PERIODO STORICO/RELIGIOSO IN CUI VISSE

Il periodo che va dal 1840 in poi, è segnato, in America, da un profondo risveglio religioso. Si organizzavano riunioni speciali nelle quali persone non ancora convertite avevano l’opportunità di cercare il Signore. Si organizzavano riunioni di preghiera e tra le varie denominazioni ci fu un risveglio generale. Questo era il contesto dove iniziò a operare EGW.

L’IMPRONTA LASCIATA NEL CAMPO DELLA SALUTE

Il problema numero uno del mondo di quell’epoca era il problema della salute. Proprio in quel tempo, 1820-1860, si svilupparono movimenti riformatori che risultarono vincenti e contribuirono a mutare la faccia di quel mondo. Questi sforzi riformatori riuscirono a introdurre novità nelle abitudini malsane, nell’igiene, nelle cure mediche, che erano le maggiori cause di malattie e di morte.

Una delle abitudini malsane era, ad esempio, quella di considerare l’uso di vegetali e frutta, veicolo di colera. Per le donne le cattive abitudini riguardavano l’abbigliamento: il giro vita doveva essere da vespa, costretta in corsetti; gli abiti erano lunghi fino a terra tanto da spazzare le strade, strade che non erano asfaltate e che spesso erano degli immondezzai. Malsano era, ovviamente, l’uso e l’abuso degli alcolici che provocavano disastri sociali. In quel periodo nacquero le società di Temperanza e la prima legge proibizionista.

Per quanto riguarda l’igiene: alcuni dati ci informano che sino al 1830 la maggior parte degli americani non si era mai fatta un bagno completo durante l’intera vita. A New York solo poco più di un migliaio di famiglie possedeva una tinozza e poco più di 10.000 famiglie avevano il gabinetto. Le strade erano degli immondezzai. Non mi dilungo su questo.

Le cure mediche praticamente facevano morire i malati. Salassi, purghe, interventi chirurgici senza anestesia erano le pratiche utilizzate. Si diventava medici in 8 mesi.

In tutto questo panorama EGW stimolò l’avventismo a inserirsi nei processi riformatori e si può capire bene perché parlasse della Riforma Sanitaria come del braccio destro dell’Evangelizzazione. Oltre a scrivere in tal senso, articoli e libri (The Ministry of Healing, in italiano Sulle Orme del Gran Medico), lei stessa, molto sensibile verso i temi della salute, fondò assieme ad altri leader della chiesa, ospedali e cliniche tra questi il Loma Linda Sanitarium. Attualmente è conosciuto come Loma Linda University Medical Center ed considerato tra i più importanti ospedali a livello mondiale. E’ stato tra i primi ospedali e centri di ricerca a trattare il trapianto di organi sui bambini (Baby Fae 1984-trapianto di cuore di babbuino), a praticare il trattamento al protone su certi tipi di cancro. L’ospedale ha una media di 16.000 pazienti ricoverati l’anno e di 470.000 pazienti ambulatoriali. E’ anche un’università con facoltà di medicina e chirurgia, farmacia, odontoiatria, infermieristica, salute pubblica, religione, terapia di coppia e della famiglia, traumi ecc. Inoltre vi è un vasto reparto solo per i bambini.

Commento: la tenacia di una donna che aveva una visione molto chiara e pratica sui temi della salute ha fatto scaturire qualche cosa di importante che, nel tempo si è sviluppato e sta portando aiuto a molta gente non solo negli USA ma nel mondo.

L’IMPRONTA LASCIATA IN ALTRI AMBITI (TRAMITE I SUOI SCRITTI E PRESE DI POSIZIONE)

Il movimento di liberazione degli schiavi

EGW prese nette posizioni antischiaviste e addirittura “sostenne la disobbedienza civile per gli schiavi fuggitivi, con l’argomento che quando la legge degli uomini entra in conflitto con la legge di Dio bisogna ubbidire a quest’ultima” 1T 201-202

EGW affermò che i problemi dei neri del suo tempo erano il risultato della schiavitù e della relativa oppressione. Dichiarò: “Molti non hanno avuto la possibilità di esprimere la loro capacità, ma se fossero stati benedetti dalle opportunità simili a quelli dei bianchi, le avrebbero manifestate” (lettera 80a, 1895). Affermò anche: “Dev’essere fatto ogni sforzo per cancellare il male terribile che è stato fatto loro” (SW 15).

Il ruolo della donna

Negli USA agli inizi del 1800 le donne non avevano diritto di voto, posto nei college, diritto di proprietà se sposate, diritto di parola in chiesa. Il grande revivalista Finney creò scandalo quando permise alle donne di testimoniare in una pubblica riunione. EGW, come donna, chiamata a predicare dalle società di temperanza del tempo, fu in sé un fatto rivoluzionario.

Per quanto riguarda i diritti delle donne, come sappiamo il cammino generale è stato lungo e faticoso. Ellen non aveva dubbi che Dio avesse creato l’uomo e la donna eguali, ma poco si inserì in queste lotte forse non condividendone i mezzi adoperati. Proprio con il suo ministero, comunque, incoraggiò fortemente le donne della chiesa a scoprire e mettere al servizio della chiesa e della società i loro doni e capacità. Ciò ha in seguito fatto nascere il Dipartimento dei Ministeri Femminili che attualmente è operativo a livello mondiale, ma questa è un’altra storia.

Ellen è stata prima di tutto una donna autentica, onesta, coraggiosa, generosa, appassionata, che ha vissuto la sua vocazione sino in fondo, al limite delle sue possibilità, ma con grande equilibrio, mai dimenticando la sua umana limitatezza, mai prevaricando la Scrittura e la chiesa.

La vita non le aveva risparmiato nessun dolore: la morte delle persone più care, l’ingratitudine e il tradimento dei compagni di lotta, le calunnie. Ma la serenità degli ultimi anni è stata rivelatrice della consapevolezza di ciò che di meraviglioso la vita le aveva regalato.

Una delle sue ultime dichiarazioni: “Nel rileggere la nostra storia passata, ripercorrendone ogni passo fino alla nostra situazione attuale, posso dire: Sia lode a Dio! Nel vedere il lavoro svolto da Dio sono piena di stupore e di fiducia in Cristo come guida. Non abbiamo niente da temere per il futuro se non il rischio di dimenticare il modo in cui il Signore ci ha guidati nel passato.”

 

Franca Zucca

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.